AMGA: “IL CONCORSONE” E GLI EFFETTI COLLATERALI
24 Settembre 2013
La polemica sul bando di selezione pubblica indetto da Amga Sport lo scorso agosto per gli impianti di Legnano e Parabiago non accenna a placarsi. Di seguito pubblichiamo una lettera che ancora una volta mette l'accento su alcuni aspetti controversi della vicenda.
Gentile Redazione, il "concorsone" usato da Amga Sport come strumento di selezione del personale per le proprie piscine di Legnano e Parabiago, sta producendo i suoi primi risultati, condizionati soprattutto dai tempi, ristrettissimi, della sua attuazione.
La collocazione temporale, a ridosso dell'avvio di stagione, e qualche specifico contenuto del bando, hanno creato effetti collaterali capaci di rendere difficoltoso l'inizio delle attività.
Il valido allenatore di nuoto con competenze riconosciute da colleghi ed utenti, che non può partecipare al concorso perché sprovvisto di brevetto di assistente bagnanti; il corso che non può partire alla data programmata per mancanza di istruttori abilitati; il corso che viene soppresso; gli utenti che chiedono il rimborso dell'iscrizione, causa assenza del proprio istruttore di fiducia; i coordinatori che non hanno il tempo materiale di indire l'abituale riunione di inizio attività (di utilità soprattutto per i nuovi istruttori); per tacere dei botta e risposta (per taluni, non risposta) a mezzo stampa tra utenti scontenti e dirigenti di Amga sport, sono solo alcuni degli episodi verificatisi in questo avvio di stagione.
Sono episodi che, in quanto persona vicina ad un istruttore di Amga Sport, evito di giudicare, lasciando a chi legge la facoltà di farsi una opinione.
Vorrei invece ringraziare l'Ingegner Alfredo Amman per aver definito, le collaborazioni poste in essere, di "altissimo livello". Se pensiamo che uno dei suoi primi atti dall'insediamento alla presidenza di Amga Sport, é stato quello di ritoccare (al ribasso) i compensi orari, possiamo certo dire che, dopo aver sgonfiato il portafoglio, degli istruttori ne é stato almeno gonfiato l'ego. Non di solo pane si vive.
Lettera firmata
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