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UN TRANQUILLO WEEKEND SENZA… SCONTRINI

29 Agosto 2013

Egregio Direttore.

Sono un suo assiduo lettore e trovo che questa testata online sia un valido punto di riferimento da cui attingere informazioni preziose sugli eventi che toccano da vicino la nostra comunità legnanese. In modo particolare apprezzo la sensibilità che esprimete verso lavoratori di aziende in difficoltà, che nei tempi d’oro hanno fatto la storia industriale dell’Altomilanese ed oggi sono strette dalla morsa feroce delle ormai note parole “crisi”, “spread”, “disoccupazione” …

Ho provato a pormi qualche domanda su quali soluzioni mettere in campo, ma senza scomodare macroeconomie o agire su larga scala. No, ho voluto concentrarmi sulla nostra piccola realtà cittadina.

Sincero: non ho trovato granchè, ma condivido con lei un tranquillo weekend di fine estate. Credo vi si possano trovare spunti interessantissimi. Leggere per credere!

Venerdì. Devo uscire con un’amica ma ritarda perché bloccata in casa con il tecnico della caldaia. La raggiungo e assisto alla scenetta: 160 euro, niente ricevuta. Usciamo, due caffè in centro: 2 euro, niente scontrino. Per cena due pizze consegnate a domicilio: 15,50 euro, niente scontrino.

Sabato. Ritiro la macchina dal meccanico per un problema alle frecce: 40 euro, niente ricevuta. Decido che è giunto il momento di tagliarmi i capelli: 15 euro, niente ricevuta. Serata con amici, in un locale. All’ingresso niente di anomalo, ma ogni consumazione aggiuntiva si regola al bancone: 7 euro, niente scontrino.

Domenica. Giro a piedi e gelatino: 2,50 euro, niente scontrino. La sera esco a cena con due amici. La pizza è ottima, la compagnia anche. E’ quasi mezzanotte e ci presentiamo alla cassa: 57 euro e niente scontr…. Ma quando è troppo è troppo! Lo richiedo: il ragazzo mi guarda con aria “perplessa”, cerca il manuale d’uso del registratore di cassa e lo batte, eureka! Volete ridere? Scontrino Fiscale numero “3”.

Se è vero che il buon giorno si vede dal mattino, siamo rovinati.

Lettera firmata


Non possiamo credere che il quadro dipinto dal nostro lettore coincida davvero con l'immagine reale e generale del mondo commerciale e imprenditoriale legnanese. Dobbiamo piuttosto pensare a una serie di circostanze sfortunate (ricordate la nuvoletta di Fantozzi?) che hanno reso a lui e ai suoi amici quel fine settimana così carico di avversità.

marco tajé

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