Jacopo Bogo, giovane studente liceale legnanese, nel giugno scorso, si è avvicinato al giornalismo con uno stage nella nostra redazione. In virtù anche di questa esperienza, è entrato nello staff organizzativo della US Legnanese. Dopo l'ultima Coppa Bernocchi, ecco una sua intervista al presidente Roberto Damiani e un pensiero su questa nuova avventura.

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Il Presidente della Unione Sportiva Legnanese Roberto Damiani,  a destra nella foto, eletto nell'anno del centenario della società ciclistica per eccellenza di Legnano, il giorno-dopo la Coppa Bernocchi.

Un insieme di sensazioni, l'annuncio di nuovi progetti, alcune idee sul futuro del ciclismo in virtù della notevole esperienza acquisita sul campo.

–Buongiorno presidente, è rimasto soddisfatto di questa Coppa Bernocchi e dell'organizzazione del Trittico?
''Sono entusiasta – la sua prima dichiarazione – avevamo intenzione di proporre un grande evento e ci siamo  riusciti, per questo devo ringraziare la grande squadra che ho attorno e tutti coloro che si sono impegnati per rendere grande questa manifestazione''.

-La 95.a Coppa Bernocchi è coincisa con i 100 anni della USL, può essere un momento di svolta per il ciclismo legnanese?
''Certamente, è un momento cardine per il ciclismo legnanese, ma non direi un momento di svolta. Sicuramente, sentiamo forte la responsabilità dei festeggiamenti, di cui la Coppa Bernocchi fa parte. Bisogna anche ringraziare i nostri predecessori, come il presidentissimo Pino Cozzi, che hanno contribuito ad arrivare fino a questo traguardo.''

-Cosa pensa di fare per continuare al meglio la storia di questa società?
"Oltre alle prossime manifestazioni in programma, stiamo già pensando in modo concreto al centenario della Coppa Bernocchi. Sentiamo la responsabilità di organizzare questa corsa, perciò analizzeremo tutto ciò che si può migliorare, per garantire uno spettacolo memorabile per il Trittico e per il ciclismo''.

-Secondo lei cosa bisogna fare  per avvicinare la gente al ciclismo?
"Portare il ciclismo alla gente è il primo obbiettivo della nostra società per questo vogliamo riportare la maglia della Legnanese in giro per le città e desideriamo che il ciclismo rappresenti una vera festa per persone di tutte le età e avvicini  soprattutto i giovani. 
Quest'anno abbiamo esposto il numero 108 in ricordo del ciclista morto durante il Giro d'Italia 2011 Wouter Weylandt,  un modo umano  per avvicinarsi a questo sport. Inoltre bisogna rendere le strade più sicure per i ciclisti con la costruzione di piste ciclabili praticabili".

Al termine dell'intervista il presidente mi ha posto la seguente domanda : ''Com' è stata la tua esperienza  all'interno dell'organizzazione?'' 
''Potrei rispondere soltanto con una parola: FANTASTICA! 
Ma aggiungo che la Legnanese è diventata quasi una seconda famiglia in quanto mi ha permesso di svolgere un lavoro che mi entusiasma, coinvolgendomi in  una società storica di Legnano e permettendomi di partecipare  all'organizzazione di un successo ciclistico nazionale come la Coppa Bernocchi. Concludo dicendo che la U.S. Legnanese rappresenta un terreno dove si possono coltivare passioni che riempiono la vita e un luogo dove si impara  il vero spirito di questo sport.''

Jacopo Bogo

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In questi due video realizzati da Valeria Arini, rivediamo le emozionanti fasi della partenza e dell'arrivo della 95esima edizione della Coppa Bernocchi, classico appuntamento ciclistico di metà agosto, valida per il 38° Gran Premio della Banca di Legnano e il 1° Trofeo GranCasa.
Sotto, la galleria fotografica è stata curata da Luigi Frigo