GIOVEDI’ SERA A BUSTO ARSIZIO CON GLI “INVISIBILI”
Mohamed Ba protagonista di un laboratorio educativo contro ogni forma di discriminazione intitolato ad Arpad Weisz...
Importante e significativa serata ieri in piazza santa Maria, dove, per oltre tre ore, i moltissimi bustocchi, bustesi, ma soprattutto le migliaia di cittadini giunti da ogni dove hanno potuto toccare con mano non solo l’ormai tradizionale e vincente formula dei giovedì sera di Busto, o, per dirla con l’efficace espressione di Francesco Scudier, la settimanale notte bianca della capitale dell’Altomilanese, ma anche la performance di un artista di rare qualità umane, culturali e professionali.
Si tratta di Mohamed Ba, detto Amed per gli amici, e chiamato semplicemente Ba dal sindaco Gigi Farioli.
Centinaia di persone, nonostante zanzare ed afa, hanno assistito con sorpresa ed emozione all’interpretazione di Invisibili, pièce teatrale scritta ed interpretata dallo stesso Ba, vera e propria provocazione – riflessione di una persona, che, senza nulla concedere ai luoghi comuni, ha emozionato e fatto riflettere i presenti sull’importanza dell’essere consapevoli della propria identità e, soprattutto, della valenza fondamentale che l’identità di un singolo, perciò stesso originale ed irripetibile, ma anche inserita in una storia e in un popolo in cammino, sappia porsi senza paura e con curiosa intelligenza di fronte all’altro, anch’esso originale e irripetibile e anch’esso figlio di un popolo in cammino.
Nell’introduzione allo spettacolo, significativi i riconoscimenti alla Città di Busto Arsizio, sia da parte di Roberto Pagano, rappresentante della CISL che, in quanto aderente al laboratorio permanente per la lotta contro ogni forma di razzismo dentro e fuori gli stadi, ha presentato e proposto Ba e la sua professionalità, sia da parte del Ba stesso che ha sottolineato con commozione, per usare le sue parole, con vibrazioni emotive e razionali, la sua straordinaria soddisfazione per essersi trovato in una piazza e in una città, insieme col sindaco ei suoi cittadini, definiti rispettivamente “patriarca” e “comunità di straordinaria valenza umana e culturale”.
Moltissime, insieme con i sorrisi, le battute, gli intelligenti ammiccamenti, le attenzioni verso l’opera del Ba, andata a ruba. Ed insieme la certezza che con lo scemare delle zanzare, l’alzarsi degli spettatori e il girovagare degli ultimi frequentatori del centro non finisse un momento, ma cominciasse un percorso di cui è stata scritta una bella pagina, o, per usare le parole di Amed, un romanzo di valore le cui pagine vanno scritte insieme, possibilmente con i giovani delle scuole e con gli adulti di una Città che da ieri Ba (“cittadino di Busto Arsizio per nome e coincidenza”) porterà nel cuore e ad esempio.
E’ dunque probabile che durante l’anno scolastico parecchie iniziative verranno studiate con i ragazzi delle diverse scuole. Agosto non poteva cominciare meglio.
Servizio a cura di Luigi Frigo
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