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AUTO E BICI: IL PUNTO DI PARTENZA E’ L’EDUCAZIONE

4 Luglio 2013

Partiamo dal presupposto che c'è un codice che regola la circolazione di auto e biciclette e che questo bisogna rispettare. Se non cominciamo con questa idea ben chiara non andiamo da nessuna parte. Tutte queste cose che non funzionano hanno un denominatore comune: " l'educazione ".  Stiamo sbagliando tutto!!! Siamo a discutere di piste ciclabili, di prendere esempio da Bruxelles… l'unica cosa intellingente che dovremmo prendere seriamente in considerazione è l'educazione!!! Se non partiamo da qui è tutto inutile. Chiedo scusa prima di dire alcune cose. Preciso che ho un forte rispetto per le forze dell'ordine ma non posso non fare questa polemica che vuole essere assolutamente ed esclusivamente costruttiva. Cosa può dire un Vigile ( cioè colui che vigila sul comportamento altrui ) al cittadino che passa in bicicletta per l'isola pedonale  se anche lui è in sella alla sua di bicicletta? Il vigile, che oggi è Poliziotto Locale, deve andare a piedi in ZTL,  con il ciclo a mano e fermare chi passa in bicicletta nell'area pedonale invitandolo ad andare a piedi, perchè la zona è riservata ai pedoni. Per chi invece sfreccia come un razzo, mettendo a rischio l'incolumità altrui, dovrebbe scattare subito una bella contravvenzione. Nonostante sia stato spettatore di una scena, per certi versi ridicola, cioè lo scontro tra una persona ed un vigile, entrambi in bicicletta, all'angolo tra corso Garibaldi e la Piazza San Magno, nulla è cambiato. Nonostante ci sia gente che viene portata in ospedale dalla Croce Rossa, perchè la ruota della bicicletta si infila nella fessura dello scolo delle acque piovane, nulla cambia. C'è gente, la maggior parte, che usa l'isola pedonale come una scorciatoia, che usa questo percorso per evitare il traffico delle auto senza nessun rispetto per i pedoni. Mettiamo a bilancio costose piste ciclabili, delle quali tutti si lamentano perchè non rispettate e insufficienti, togliendo risorse economiche ad altri capitoli di spesa magari prioritari rispetto a questo quando con una sana educazione, senza costi o quasi, si può risolvere tutto. E' brutto dirlo, soprattutto in periodo di crisi, ma solo con multe salate a tutti ( automobilisti – motociclisti – ciclisti – pedoni ) si può ripristinare un comportamento corretto e civile. La vicina Svizzera, tanto portata ad esempio per l'educazione dei suoi cittadini, ci insegna che se "colpisci duro" ottieni risultati.  Se smettessero di dare multe e sequestrare  macchine, nel giro di un anno, sarebbe il caos anche da loro, tanto è vero che quando lo svizzero sbarca in Italia sfreccia a 200 all'ora perchè nessuno gli "fiata sul collo"!!! 
 
Manca di base l'educazione, il controllo severo, quindi l'egoismo prevale e non si rispettano le regole: "il ciclista passa dall'isola pedonale per evitare le macchine che non lo rispettano, mancando lui di rispetto ai pedoni che, usciti dall'isola pedonale, attraversano la strada non sulle strisce pedonali, senza rispetto degli automobilisti".
 
Ognuno si faccia un bell'esame di coscienza ed incominci ad educare per quanto di sua competenza. 
 
Nicola

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