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PARABIAGO: DALLO SPETTACOLO UNA… SCOSSA DI SALUTE

La Compagnia Teatrale “I Sempr’Alegher” dona al Comune un defibrillatore per salvare vite umane...

Parabiago ha a disposizione un nuovo defibrillatore, donato dalla Compagnia Teatrale “I Sempr’Alegher”. La cerimonia della consegna, sabato mattina, con il sindaco Franco Borghi che ha vivamente apprezzato l'iniziativa del presidente Sergio Visentini, affiancato dall'intero Corpo della Polizia locale, istruita all'utilizzo dall' associzzione 60milavitedasalvare, presente con il responsabile Mirko Jurinovich. Di seguito il discorso integrale del dott. Borghi.


E’ con sincera soddisfazione e profonda gratitudine che oggi l’Amministrazione Comunale, che ho l’onore di rappresentare, si appresta a ricevere la donazione di un prezioso Defibrillatore che la Compagnia Teatrale “I Sempr’Alegher” ha voluto fare all’intera comunità Parabiaghese.

In un momento storico in cui le risorse sono quelle che sono e lo Stato non fa che tagliare i trasferimenti agli enti locali, sempre più spesso è la generosità del volontariato a sostenere l’impalcatura, …. a oliare un ingranaggio che altrimenti rischierebbe d’incepparsi.

Da tempo pensavamo all’acquisto di un defibrillatore, proprio perché da medico, prima che da sindaco, conosco bene quanta preziosa e fondamentale sia quest’apparecchiatura per salvare vite umane. Avevamo preso alcuni contatti, ci eravamo informati, ma poi gli attori della Compagnia presieduta da Sergio Visentini, ci hanno battuto sul tempo, facendoci trovare l’apparecchio qui bello che impacchettato.

La forza del volontariato è anche questa: avere la possibilità di passare rapidamente dall’idea all’azione, senza restare intrappolato nei nodi della burocrazia.

Tengo a sottolineare, tuttavia, che se dietro ogni azione non ci fossero una mente illuminata e un cuore sensibile, nessuna idea potrebbe prendere corpo. Per cui, onore ai Sempr’Alegher che hanno compreso l’importanza di questa donazione e che hanno deciso di concentrare la loro generosità sulla loro Parabiago.

Il defibrillatore viene infatti regalato alla Amministrazione Comunale perché possa essere messo a disposizione di tutta la cittadinanza (sperando, ovviamente, che mai se ne presenti la necessità).

Chi li conosce, sa…… che i Sempr’Alegher sono, in un certo senso, abbonati alle donazioni: la generosità è insita nel loro Dna e tante sono le associazioni, le organizzazioni e gli enti che ne hanno beneficiato.

Uno per tutti, il reparto di Pediatria dell’Ospedale di Legnano, che grazie agli attori parabiaghesi può vantare un’area ludica e una biblioteca ben fornita, pensate entrambe per distrarre i piccoli pazienti e rendere loro meno traumatico l’impatto con l’ambiente ospedaliero.

Ho citato solo l’esempio più vicino a noi, ma occorre tenere presente che la generosità della Compagnia è andata, nel corso degli anni, anche ben oltre i confini parabiaghesi.

Tornando al defibrillatore che ci accingiamo a ricevere, dire che ci auguriamo di non doverlo utilizzare mai è assolutamente scontato: certo è che, siccome l’arresto cardiaco costituisce anche in Italia la prima causa di morte………., diciamo che potremo dirci soddisfatti anche se riusciremo a salvare una sola vita. E credo che il “presidentissimo” Visentini non possa che essere d’accordo con me su questa osservazione.

A conferma poi di questa lungimiranza nell’aiuto solidale e della felice intuizione dei sempr’Alegher, è intervenuto poi il decreto Balduzzi, che ha imposto l’obbligo del defibrillatore a tutte le società sportive e ha aperto una strada importante, anzi direi fondamentale, nella direzione di un soccorso attivo e incisivo. Chi si è visto spirare davanti agli occhi una persona per arresto cardiaco sa bene quale senso d’impotenza e di angoscia si provi, nel periodo che intercorre tra la chiamata al 118 e l’arrivo dei soccorsi. Tante vite si sono interrotte, in silenzio e all’improvviso, come fulmini a ciel sereno, nel pieno di un’attività sportiva. Ora la presenza obbligatoria di un defibrillatore all’interno di tutti gli impianti sportivi benché non sia la garanzia di poter salvare la vita sempre e a tutti, costituisce, per lo meno, la garanzia di poterci provare in ogni caso e questo, come comprenderete, non è poco.

Mi auguro che, con l’impegno di tutti, anche in questa città posa radicarsi quella cultura salvavita che nella città di Piacenza (che con il suo Progetto Vita è avanti anni luce, rispetto al resto d’Italia in materia di defibrillatori) ha già permesso di strappare alla morte molte persone e di triplicare la sopravivenza da arresto cardiaco.

Grazie, dunque, di vero cuore (è proprio il caso di dirlo) ai Sempr’Alegher;

grazie al Comandante Morelli e a tutti gli agenti e ufficiali della Polizia Locale, che hanno frequentato il corso per essere abilitati all’utilizzo di questo strumento;

grazie a Mirko Jurinovich e ai collaboratori dell’associazione cerrese “60mila vite da salvare”, che hanno tenuto il corso;

grazie all’Associazione Amici del Cuore Altomilanese, che è qui presente attraverso alcuni suoi esponenti e che da tempo promuove interventi similari

e, per finire, grazie a tutti voi, che avete onorato, con la vostra presenza, la significativa cerimonia di questa mattina.

IL SINDACO – Dott. Franco Borghi

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Pubblicato il 01 Giugno 2013
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