Quantcast

Ricerca

» Invia una lettera

SCUOLA PRIVATA: “LIBERA LA SCELTA MA SENZA AIUTI”

15 Maggio 2013

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del nostro lettore Nicola in merito al dibattito sui contributi alla scuola privata. 


 Buongiorno Direttore,
leggo l'articolo sulla scuola privata firmato dal Partito della Rifondazione Comunista e, nonostante sia io di ideologia decisamente diversa, ma molto più socialista di tanti di sinistra, devo dire che condivido quasi nella sua totalità le perplessità sulla gestione dei fondi destinati alla scuola pubblica. Questo però non vuol dire che io appoggi i Signori di Rifondazione ai quali vorrei dire di andare a rileggersi, per rispolverarsi le idee, tutti quegli articoli apparsi sui giornali in merito ai personaggi di tutto l'arco parlamentare della sinistra italiana che hanno iscritto figli e nipoti nelle migliori scuole private, Bertinotti compreso, alla faccia del sostegno alla scuola pubblica in difficoltà. Probabilmente si schieravano contro la scuola privata quando dovevano prendere voti e poi presentavano l'indicatore reddituale per avere dei rimborsi dallo Stato… Mi piacerebbe invitare ad una riflessione con questa frase tratta dalla Bibbia: "Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo?"
Quello che voglio dire è che dobbiamo, se vogliamo seriamente affrontare i problemi di questa amata Patria, essere più sinceri con noi stessi e con gli altri, interrogarci e chiederci se siamo imparziali nell'analizzare le varie situazioni per evitare di insistere con le solite propagande che risultano poi sterili e non adatte a raggiungere gli obiettivi. Sostengo la libertà di scegliere tra pubblico e privato, ciascuno faccia quello che crede ma lo faccia consapevole di quello che la scelta comporta. L'analisi dovrebbe essere : 1) posso e mando i miei figli alla scuola privata –  2) facendo dei sacrifici ce la posso fare – 3) non posso e basta. Oppure, come ho fatto io, ho mandato le mie figlie alla scuola pubblica perchè io credo nella scuola pubblica, questa è stata la mia scelta. Ognuno di noi può fare come crede ma con coerenza. Non è giusto che se scelgo la scuola privata devo poi chiedere sussidi, non esiste che se mando mio figlio alla scuola pubblica poi chiedo di essere esonerato o agevolato per i buoni pasto per poi comprare l' I-Phone al ragazzino. Se hai bisogno di aiuto per mandare tuo figlio a scuola i soldi li usi diversamente, altrimenti vuol dire che stai approfittando di una situazione e basta. Cerchiamo di stare più con i piedi per terra e comportiamoci da persone mature e responsabili, diamo esempi positivi ed educativi ai nostri ragazzi.

Nicola
 
 

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.