10 Maggio 2013

Gentile redazione, sono un imprenditore locale che opera anche nel settore " appalti pubblici"; leggere che un comune della nostra area invita ad una trattativa, peraltro di piccola entità', due ditte con sede in Campania, mi fa a dir poco incaz…

Siamo in una situazione economica disastrosa, letteralmente ingessati nelle capacita' operative di impresa,  dalla carenza di lavoro e dalla enorme difficolta' ad incassare i crediti derivati da lavori pubblici e qualcuno pensa di " risparmiare " appaltando a ditte che hanno sede a mille km dal luogo di lavoro.

Mi chiedo: che maestranze opereranno nei cantieri?? come potranno mettere in campo le energie di impresa con uffici e/ depositi cosi' distanti??

Vi siete mai chiesti chi versa i contributi territoriali?? IMU, Casse EDILI, IRPEF locale, NOI ed i Nostri LAVORATORI o ditte che magari hanno la sede in  " AREE DEPRESSE. " con conseguenti sgravi fiscali e contributivi??

Non si tratta di voler discriminare chi opera sull'intera area nazionale, ma e' necessario che le ricchezze prodotte da un territorio e reinvestite nello stesso sotto forma di servizi, trovino un riscontro operativo da chi ha fattivamente contribuito a sostenere i costi e da chi, vivendoci spendera' quanto ricavato nello stesso.

Si chiama " circolo virtuoso" ed e' esattamente l'opposto di quanto sta facendo il Comune di Nerviano e purtroppo anche il nostro Stato Centrale.

Sveglia cittadini di Nerviano, voi pagate ed avete il diritto di sapere come stanno le cose.

Un saluto, grazie

Geom. Ennio Maffezzoni