OLONA: “REMIAMO UNITI PER GUARIRLO”
E' l'invito di sindaci e tecnici presenti al convegno organizzato a San Vittore Olona - Tra le priorità, maggiore monitoraggio delle acque e vasche di prima pioggia...
Olona, per salvarlo serve unione d'intenti. Dell'annosa problematica dell'inquinamento del fiume che attraversa il territorio se ne è parlato domenica nell'ambito delle festa del Mulini organizzata da "La Zuppiera" a San Vittore Olona (qui la cronaca della festa).
"L'Olona deve diventare una valenza del territorio – ha esortato Pino Bravin, ex sindaco di San Vittore Olona della lista Vivi San Vittore – oggi, per risanarlo, bisogna fare uno sforzo che deve unire tutti noi"
Come ha spiegato il geometra Gianbattista Cucchi, tecnico della società Ianomi Spa, l'Olona è un corso d'acqua con molte fragilità – "basta uno scarico improvviso per creare danni", ha detto – e ha ancora più bisogno di cure e di monitoraggi da parte degli enti incaricati. I problemi maggiori di inquinamento si verificano soprattutto durante i periodi di pioggia e sarebbe quindi necessario creare vasche di prima pioggia.
Il problema è anche burocratico. "C'è troppa frammentazione tra gli organismi che si occupano del fiume", ha ricordato Roberto Colombo, sindaco di Canegrate e presidente di Ianomi. E' stato lui a proporre l'unione delle aziende idriche e ad invitare a rispettare le norme europee.
E se è vero che gli enti locali devono mettersi in prima fila per tutelare il fiume, è indispensabile farlo con il sostegno della Regione e degli enti superiori. Per questo il sindaco di Nerviano, Enrico Cozzi avrebbe gradito un invito da parte del consigliere regionale Luca Marsico che ha chiamato i colleghi di Legnano e del varesotto all'audizione che si terrà giovedì in Regione Lombardia: "Sono stati invitati i colleghi del varesotto – ha detto Cozzi – ma il problema ci riguarda tutti noi e non si risolve con le divisioni". Il sindaco di San Vittore Olona, Marilena Vercesi, ha infine rivendicato di avere fatto "di più di chi mi ha preceduto", ricordando le denunce avanzate dalla sua amministrazione dopo la moria di pesci e sul progetto impattante delle vasche di laminazione, ribadendo quindi il suo impegno nella tutela del fiume.
L'invito ai cittadini e alle associazione è, ricapitolando, quello di tornare a vivere l'Olona per guarirlo: ognuno è chiamato a fare la propria parte.
Intanto la consigliera regionale Carolina Toia ha comunicato di volere presentare una mozione (leggi qui) con la quale inviterà il presidente e la giunta regionale ad intervenire rapidamente e ad impegnarsi "affinché si verifichi lo stato di salute del fiume e siano scongiurati, una volta per tutte, nuovi episodi di inquinamento".
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