Nonostante la pioggia battente, la biciclettata contro Ikea, domenica pomeriggio, si è svolta con la partecipazione di una trentina di cittadini.

Un evento che ha voluto essere il primo di una serie di manifestazioni contro il consumo di suolo nel territorio. Inoltre, è emersa la volontà di tutte le realtà locali presenti di unire le proprie forze in una mobilitazione collettiva per tutelare l'ambiente.

Alla manifestazione, organizzata dal comitato locale del forum "Salviamo il Paesaggio" presieduto da Marilena Ballestriero e svoltasi in occasione della "Marcia per la terra" in ambito nazionale, hanno preso parte numerose rappresentanze di associazioni del territorio e cittadini qualsiasi.

In Piazza Ferrè, nella zona delle gallerie Cantoni, è stato allestito nel pomeriggio il gazebo dal quale, sfidando il maltempo, una trentina di partecipanti-ciclisti è partita in direzione dell'area dove si vorrebbe insediare Ikea.

Il gruppo ha percoso via Barbara Melzi sino ad arrivare nei campi di fronte all'ex ditta Cromos di Rescaldina luogo in cui si sono svolti i vari interventi.

"Il consumo di suolo non ha colori politici – ha affermato Giuseppe Marazzini della Sinistra Legnanese -. Il verde nell'Altomilanese sta scomparendo, i centri commerciali in questo periodo non servono in quanto vendono oggetti non utili, 'mungono' solo la gente. Diciamo no poichè sotto il profilo economico e sociale non c'è bisogno in quanto prelevano ricchezza locale senza reinvestire sul territorio. Rescaldina e Cerro Maggiore sono favorevoli a Ikea ma sarà Legnano a subire più di ogni altro l'impatto negativo. L'amministrazione leganese ha assunto una posizione piuttosto incerta, le opposizioni sono contrarie. Se Ikea ci deve essere, chiediamo che utilizzi aree dismesse; bisogna iniziare ad avere una visione più ampia del territorio coinvolgendo i cittadini".

In seguito  ha preso la parola Nicola Roselli, capogruppo della lista di minoranza "La Sinistra, l'ambiente" di Cerro Maggiore: "Noi abbiamo sempre chiesto all'Amministrazione cerrese un coinvolgimento di tutti i Comuni. Sulla questione Ikea vi sono due argomenti forti ma strumentali e falsi: posti di lavoro e casse comunali vuote. Ricordiamoci che vicino al colosso svedese potrebbe sorgere anche Leroy Merlin. Occorre quindi un nuovo modello di sviluppo del territorio che preveda il minimo consumo di suolo. Dalla problematica Ikea deve nascere una mobilitazione di cittadini, associazioni e politici riguardo tutti i problemi del territorio quali anche Elcon, mobilità e Olona".

Dalla lista civica "Vivere Rescaldina" è stata ribadita la contrarietà a Ikea e l'invito a tutte le associazioni di creare un tavolo comune per affrontare tutte problematiche della zona, mentre Legambiente di Cislago ha proposto di collegare il basso Varesotto e l'Altomilanese in un parco agricolo per tutelare le aree verdi.

"Questa marcia non si ferma qui ma continueremo – ha dichiarato Marilena Ballestriero -. Diremo no a Ikea anche se dovesse spostarsi a Origgio, come si è sentito in questi giorni".

gea somazzi