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OLONA INQUINATO: LA PROTESTA DEI LETTORI

17 Aprile 2013

Egr. Direttore,
mi rivolgo a lei perchè non so a chi altro rivolgermi per denunciare i continui attentati al nostro fiume. Sembra che le autorità locali non si accorgano di nulla, eppure lambisce la caserma dei carabinieri, la sede della croce rossa , è alle spalle del comando dei vigili urbani, ma nessuno di loro si accorge che alla Domenica  riversano nel fiume ettolitri di liquami, che per il loro smaltimento sono necessari almeno tre giorni e provocano l'asfissia del già agonizzante fiume.
Penso che non dovrebbe essere difficile perlustrarlo, visto che dalla sorgente a Legnano ci saranno circa 40 Km, se poi non si riesca riesce a farlo , credo che da un'analisi delle acque si possano avere delle indicazioni sulla tipologia degli inquinqnti e quindi restringere i campi di indagine sui probabili inquinatori.
Se tutto questo non pone fine al fenomeno,credo che dovrebbe darci delle indicazioni su come investire del problema la Magistratura.
Mi auguro di trovare nei prossimi giorni delle indicazioni su come muoverci.
La ringrazio anticipatamente.
Mario Pellegrini

Egregio Direttore,
le scrivo per denunciare ancora una volta le vergognose  condizioni di grave degrado in cui versa ancor oggi 16 Aprile 2013, si 2013 e non 1013, il fiume Olona.
Questa sera, il corso d'acqua che passa dal centro della nostra Città, emanava un odore nauseabondo e la superficie presentava inequivocabili e invasive chiazze di schiuma.
Ma dove sono le Autorità competenti, l'ASL, ARPA, Protezione Civile, Vigili Urbani, Sindaco, Assessori vari ?
Il perdurare del loro non intervento lascia molti dubbi e perplessità.
Ringrazio per l'attenzione.
Cordiali saluti,
G.A.


Non è certamente compito dei giornali dare indicazioni su come denunciare chi, cosa, quando, come e perchè. Sicuramente, il problema dell'inquinamento è sotto gli occhi di tutti e, come organo d'informazione, diamo risonanza alle segnalazioni dei cittadini. In ogni caso, come da noi già publbicato, è possibile chiamare la Protezione civile al seguente numero verde 800061160. Il servizio non svolge comunque attività di emergenza.

marco tajé

 

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