Quantcast

PROCIV: SALVATI DUE PESCATORI NEL TICINO… MA ERA UNA ESERCITAZIONE

Imponente esercitazione, in questi giorni, a cura della Protezione Civile Alberto da Giussano di Legnano...

Galleria fotografica

Protezione civile: esercitazione marzo 2013 4 di 42

Imponente esercitazione, in questi giorni, a cura della Protezione Civile Alberto da Giussano di Legnano. Protagonisti, oltre al Comune di Cuggiono,  i Vigili del Fuco  dei distretti di Legnano, di Inveruno e di Magenta, intervenuti con una autopompa, tre mezzi fuoristrada e l’attrezzatissima squadra SAF (speologo-alpino-fluviale);  i sanitari della Croce Rossa di Legnano e dell’Azzurra Soccorso di Cuggiono, con due ambulanze e auto mediche; le organizzazioni di volontariato Interarma, della protezione civile, di Legnano, di Somma Lombardo, di Olgiate Olona, di Dairago, di Villacortese e di Somma Lombardo, presenti con l’Associazione Fuoristrada Lombardia (AFL) e il gruppo cinofilo che ha affiancato la squadra cinofila della protezione civile di Legnano. In totale hanno lavorato all’esercitazione circa 100 persone con oltre 20 mezzi fuoristrada, carrelli, torri faro e con tutte le attrezzature necessarie.

Teatro, il Parco del Ticino, comprendendo le Province di Milano e di Varese, per la ricerca di due pescatori che venerdi non avevano fatto ritorno a casa, preoccupando i famigliari che avevano chiesto aiuto alle Forze dell’Ordine le quali avevano a loro volta allertato la protezione civile per un possibile RPS (Ricerca Persone Scomparse), trasformatosi in serata nella richiesta di intervento.

Sono quindi state costituite le colonne mobili delle Organizzazioni coinvolte, fatte confluire nel parcheggio della piscina comunale di Cuggiono. Aperta l’Unità di Crisi composta da tutte le autorità competenti, sono iniziate le ricerche in una vasta zona lungo il Ticino, a partire dall’ansa del fiume di Castelnovate fino a sud di Cuggiono.

L’Unità Mobile della protezione civile di Legnano, dotata di ponte radio VHF mobile, è stata collocata in prossimità del ponte di Turbigo, località baricentrica rispetto all’area di ricerca.

Quattro squadre di volontari a piedi, ciascuna con un esperto idrogeologico per la sicurezza di ciascun gruppo, una squadra cinofila, e una squadra con mezzi fuoristrada, sono state inviate per battere specifiche aree preventivamente mappate e assegnate, mentre una squadra a bordo di canoe è stata inviata per perlustrare gli argini del Ticino.

Intorno all’ora di pranzo, per non interrompere le ricerche, a tutte le squadre al lavoro sono stati consegnati sacchetti-viveri, preparati dai volontari con abilitazioni HACCP presso l’Unità Mobile e trasportati con i fuoristrada nei vari punti di ricerca.

Alla metà del pomeriggio, non avendo rintracciato alcun indizio utile, prevedendo quindi la prosecuzione delle ricerche anche per  il giorno successivo, è stato deciso di costituire un Campo Base, localizzando come area idonea quella del Canoa Club Milano a Castelletto di Cuggiono.

Dopo una veloce ma completa cena preparata al campo base, le ricerche sono proseguite nella notte solo con i fuoristrada dell’AFL che, intorno alle 22, hanno localizzato un auto in un profondo ruscello bloccata fra tronchi d’albero divelti con a bordo una persona incastrata tra le lamiere, ferita ma cosciente.

Immediatamente è scattata la macchina dei soccorsi, sotto una insistente pioggia battente. Sono intervenuti i VVF (anche con un Ufficiale Giudiziario per constatare che si trattasse solo di un incidente) che, con la squadra SAF, hanno messo in sicurezza la zona e lavorato lungamente insieme ai sanitari dell’Azzurra Soccorso e della CRI (traspostati sull’impervio luogo con i mezzi fuoristrada della protezione civile) per estrarre il ferito. La vittima è stata quindi barellata e trasportata a mano, con turni di volontari ogni 20 metri, fino fuori dal bosco, alla Cascina Croce dove attendeva l’ambulanza.

Le ricerche del secondo pescatore sono riprese alle prime luci dell’alba dalla squadra cinofila, con l’ausilio dei gommoni della SAF. La seconda vittima è stata localizzata verso le 11 in una buca lungo l’argine del fiume in cui era caduta la notte precedente nel tentativo di cercare soccorsi. Con un femore fratturato ed un sospetto trauma cranico, il recupero si è presentato subito molto difficoltoso ed ha richiesto l’intervento dei SAF giunti via fiume con una apposita barella adatta per soccorsi alpini. Lo sfortunato pescatore è stato trasportato a mano per oltre 3 Km dai volontari protezione civile e dai sanitari lungo un sentiero reso quasi impraticabile dal fango per la pioggia che cadeva incessantemente dal giorno precedente. Caricato su una ambulanza è stato tratto finalmente in salvo.

L’esercitazione si è chiusa con lo smontaggio del campo base e un breve comune resoconto, mentre quello con tutte le forze partecipanti, utile per evidenziare gli eventuali punti di miglioramento, sarà effettuato a breve.


L’esercitazione è stata organizzata seguendo le procedure di protezione civile, con il benestare della Provincia di Milano, della Provincia di Varese e della Direzione del Parco del Ticino. Lo scenario è stato realizzato con l’intento di conferire il massimo realismo possibile. Per esempio, nessuno dei partecipanti era a conoscenza di nulla, anche per testare la reazione di tutte le organizzazioni lavorando in un ambiente molto diverso, impervio e molto vasto, rispetto a quello delle tipiche esercitazioni locali.

Per questo, nelle settimane precedenti erano stati organizzati diversi corsi interni di formazione sulle metodologie di ricerca RPS, ma anche per insegnare ai volontari le tecniche di orientamento, prevedendo il rischio di “perdersi” in una area boschiva molto vasta come quella del Parco del Ticino.

Fondamentale e molto ben riuscita è stata la sintonia tra i VVF, le due diverse organizzazioni sanitarie (CRI e Azzurra Soccorso)  e le varie protezioni civili. Obiettivo questo di elevata importanza per giungere a massimizzare l’efficacia degli interventi congiunti in occasione di grandi emergenze.

Un grazie è stato rivolto a tutti coloro che si sono impegnati per organizzare nei minimi dettagli l’intera esercitazione, al Canoa Club che ha disposto l’area per il Campo Base, e soprattutto alla Direzione del Parco del Ticino che ha concesso fiducia alla nostra Protezione Civile Alberto da Giussano di Legnano, guadagnata anche a seguito del riscontro positivo di anni di assiduo lavoro al Parco Alto Milanese, oggi frequentato in tutta sicurezza da un numero sempre crescente di visitatori.


Attraverso il nostro giornale, il Gruppo Alberto da Giussano della Protezione Civile di Legnano formula sinceri auguri ai lettori e alla cittadinanza intera.

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 30 Marzo 2013
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Protezione civile: esercitazione marzo 2013 4 di 42

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore