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UNA PENSIERO DEDICATO ALLE PERSONE COSTRETTE A “CARITARE” SUI MARCIAPIEDI

5 Marzo 2013

Egr. direttore, buonasera. Le invio alcune considerazioni che mi suscitano le persone abbandonate sui marciapiedi a "CARITARE"come cantava FABER in una delle sue più belle canzoni.

Cordialità.

Francesco Probati


OCCHI
Occhi  da marciapiede, occhi di lacrime bagnati tutte le mattine tutte le sere dai quali si tende una mano per stringer qualcosa che li porti lontano.
Occhi da fotografare troppo profondi per lasciarli scappare che si infilano come un serpente e con le loro spire ti stringon la mente e dopo che ti sei frugato nelle tasche le monete che hai trovato in quella mano lasci cadere troppo stanco frustrato per prenderti ancora per il sedere sentendo il vuoto del salvadanaio senza fondo che riempiendosi dovrebbe asciugare tutti gli occhi di questo mondo

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