Contrada che spesso ci ha abituati a colpi di scena tali da lasciare il segno nell'ambiente paliesco, anche nella giornata della sua festa S.Domenico non è venuta meno alla propria caratteristica. Così, quando nei convenevoli delle investiture religiose delle reggenze è generale indirizzo limitarsi ad omaggiare autorità e consorelle, questa sera, nel prezioso salone del Museo biancoverde, è sceso il silenzio più profondo mentre il gran priore Gianfranco Zottino si è lasciato andare ad alcune considerazioni negative sul presente e sul futuro del nostro Palio. Un'analisi che in tanti fanno al bar dei rispettivi manieri, ma che ben pochi avrebbero osato pronunciare in simile circostanza. Decisamente, coraggioso il gp biancoverde che ha dovuto subire sia la pronta reazione del sindaco e supremo magistrato Alberto Centinaio, sia l'immediata contrarietà di qualche suo collega, come il gran priore di S.Magno, Roberto Clerici, subito dissociatosi pubblicamente.

"Sono preoccupato per il Palio e per il suo futuro – ha esordito Zottino – . Dopo le ultime novità credo proprio che questo sia l'Anno Zero della nostra festa. Oggi, facciamo fatica a comprendere il nuovo Comitato Esecutivo, manca ancora un calendario degli eventi collaterali, dove sono gli sponsor e non si sa ancora se avremo la diretta televisiva. Non ci aiuta nemmeno in questa fase sapere che l'Ufficio Palio è stato dimezzato ".

Considerazioni alle quali il sindaco ha risposto con momenti anche di tensione quando, con calore, ha affermato: "Che tormentone questo Ufficio Palio! I funzionari sanno bene che, dovessero avere troppo lavoro, non dovranno far altro che venire da me e farmi partecipe delle loro esigenze. La qualità del loro lavoro verrebbe sicuramente salvaguardata. Facciamo Palio con serenità. Vediamo come andrà quest'anno, poi saremo sempre pronti a rivedere eventuali scelte. Noi siamo aperti al dialogo e al confronto. E poi, diciamocela tutta, il problema in Comune non è il Palio, sono i tre milioni in meno di trasferimenti dallo Stato. E' la necessità di soddisfare tutte le incombenze che ci arrivano dalla Corte dei Conti. Altro che l'Ufficio Palio!".

Sul Comitato Esecutivo, poi, Centinaio è stato altrettanto chiaro: "Per anni il mondo del Palio sembrava soffocato dalla presenza del Comune. Bene, adesso siete liberi di muovervi con maggior autonomia. Di cosa avere timore?".

Insomma, come dire, avete voluto la bicicletta? Adesso pedalate!

A dar man forte al sindaco e supremo magistrato, ecco il gran maestro Colombo e quindi il cavaliere del Carroccio Bononi.

"Fino adesso – ha chiosato il gran maestro– avevamo un Palio precotto. Bastava metterlo nel forno ed era subito pronto. Oggi, dobbiamo cuocerlo da noi. Bene, dimostriamo di esserne capaci".

"Non capisco perchè siamo all'Anno Zero del Palio – si è domandato il cavaliere del Carroccio – nè comprendo queste perplessità sul nuovo Comitato operativo in grado invece di portare soltanto vantaggi al Palio".

Con Gianfranco Zottino gran priore, ricordiamo che nella parrocchiale di corso Garibaldi davanti a don Marco Lodovici hanno ricevuto le insegne di capitano Alessandro Bondioli, di castellana Federica Rainoldi, di scudiero Ruggero Colombo Bolla, di priori Carlo Colombo Bolla, Giacomo Masi e Carlo Ruzza, di cavalieri Mattia Moretto e Nicolò Santambrogio.

marco tajé (immagini in pagina di Alessandra Faiella)

La galleria fotografica è stata curata da Luigi Frigo

Il video è stato curato da Giancarlo De Angeli