Ieri sera, martedì 26,  al Ristorante Lo Chalet nel Parco, serata dedicata alla Pace promossa dai Rotary International Parchi Alto Milanese, Castellanza, Ticino.

Il presidente internazionale ha voluto che questo fosse l'anno della Pace e, per sottolineare questo tema importante, oltre ai presidenti del Rotary erano presenti anche don Colmegna fondatore della Casa della Carità e il dottor Alberto Centinaio sindaco di Legnano.

La partecipazione era importante perchè, come ha affermato don Colmegna in un suo accorato intervento, “la pace è dentro di noi, deve essere dentro di noi e dobbiamo essere portatori di questo messaggio, che ci permettere di fare da tramite agli altri e di vivere le sofferenze altrui per aiutare e andare avanti col prossimo”.

Per capire meglio questa serata dobbiamo rifarci ad una importante citazione del presidente internazionale Sakuji Tanaka che ci dice: “la pace attraverso il servizio. La Pace in tutti i modi in cui si riesce a concepirla, è un ottimo obiettivo ed è un obiettivo realistico per il Rotary. La pace non si ottiene solo attraverso i trattati o i governi, a volte è qualcosa che possiamo realizzare in tanti modi, ma ogni giorno in tanti semplici modi. Soprattutto attraverso il servizio,attraverso una migliore comprensione riusciamo a rispettare il prossimo. Grazie al rispetto reciproco riusciamo a vivere insieme in pace” Questo è il filo logico che lega le azioni del Rotary.

Durante la interessante serata, abbiamo intervistato don Colmegna che anima e corpo si occupa delle persone meno fortunate di noi e che ha il contatto stretto con loro, che li vede crescere, cercare lavoro, darsi da fare e cercare spesso di sopravvivere. Le porte da lui sono sempre aperte, tutti devono avere una occasione.

 Padre perchè questa serata?
“E' una serata dedicata alla Pace e ai Diritti, mi sembrava giusto esserci per portare la testimonianza di questa realtà che soffre. Partendo dalla mia esperienza della Casa della Carità, porto esempi di persone che vivono sofferenza e indifferenza, nel quotidiano. Non chiudiamo gli occhi”.

Il vostro ruolo qual è?
“Nella Casa è un ruolo di ospitalità e condivisione, vivere a contatto con le persone.  Far funzionare questa Casa, grazie alla presenza di mamme e bambini che gravitano intorno e di persone bisognose. La voglia di sostenersi e di essere sostenuti”.

Un messaggio che ci vuole lasciare?
“Tenendo fede al tema della pace, ci deve essere solidarietà e grande consapevolezza tra le persone, in questa società difficile, la consapevolezza di vivere con le persone rompendo l'indifferenza”.

Don Ferdinando, uno dei suoi collaboratori, ha chiuso l'intervento di don Colmegna invitando i commensali ad una cena nella loro mensa. 

Alessandra Faiella