Un incontro per parlare di sicurezza e prevenzione in città con il vice questore aggiunto della Polizia di Stato di Legnano Antonio D'Urso.

Così è stato il 9° meeting del Lions Club Legnano Carroccio dell'anno 2012/2013 svoltosi al ristorante di Nerviano "La Guardia".

Davvero numerosi i temi trattati durante la serata e molteplici le domande formulate dagli associati del prestigioso club a cui il vice questore D'Urso non ha mancato di dare risposte più che esaustive.

Durante l'incontro, organizzato dal presidente Giuseppe Turconi, vice presidente Massimo Donato, segretario Rolando Baroni, tesoriere Marco De Stefanis e cerimoniere Gianni Castelli, sono emerse tutte le preoccupazioni che in questo periodo stanno attanagliando i cittadini: emergenza rom, furti in abitazione, violenza sulle donne, sicurezza nelle manifestazioni, scippi come quelli accaduti di recente in Piazza Butti dove alcuni balordi si sono impossessati dei telefonini cellullari di alcuni passanti.

"Legnano, messa a confronto con altre città, risulta essere una città tranquilla – ha spiegato D'Urso -. Oltre all'aspetto repressivo reputo molto importante quello della prevenzione ed è per questo che sono andato nelle scuole a parlare con gli studenti per contrastare il fenomeno, ad esempio, del bullismo, e voglio continuare a farlo. Importante poi che i cittadini facciano la loro parte segnalando situazioni sospette. In città vi sono poi gli accampamenti rom: occorre gestire il problema, continuare i controlli è importante perchè permette di far capire loro che non si abbassa la guardia cercando di scoraggiare nuovi arrivi. Numerosi, purtroppo, in città i furti in abitazione: Canazza e S.Paolo sono zone bersagliate e stiamo mettendo in atto servizi di prevenzione".

Anche il tanto attuale argomento dello stalking è stato "sviscerato" durante la cena: "Riguardo la violenza sulle donne – ha affermato D'Urso -, che ha fatto parlare di Legnano per l'omicidio di Stefania Cancelliere, abbiamo aperto un ufficio stalking che sta operando bene e con una grande mole di lavoro. Inoltre ricordo con piacere la collaborazione con le contrade per la buona riuscita del Palio: mi sono innamorato di questa manifestazione e con piacere ho iniziato il giro nei manieri per cercare di alimentare il puro agonismo, portare la vicinanza delle istituzioni: anche questa è prevenzione, è cercare di evitare disordini e rendere più piacevole per tutti la convivenza civile".

Ancora una volta, quindi, è la prevenzione sul territorio il "cavallo di battaglia" del vice questore D'Urso che con i suoi uomini è sempre presente sul territorio per monitorare la città e renderla un luogo sicuro.

gea somazzi