La benemerenza civica viene normalmente conferita, in occasione della ricorrenza del Santo Patrono, a persone che nella loro vita hanno fatto qualche cosa di particolare, da un punto di vista professionale e da un punto di vista umano.

Oggi conferiamo queste benemerenze ad una famiglia particolare, ad una coppia con straordinarie doti di generosità, Lore e Talisio Tirinnanzi e ad una persona, un amico, che ha fatto molto per la nostra città e che ci ha lasciato prematuramente solo due anni fa, Giovanni Bianchi.

Sarà inoltre l’occasione per dare un segno della nostra profonda riconoscenza a chi, per anni, ha operato sul territorio a tutela della sicurezza pubblica e della legalità con grande senso del dovere:il Ten.Col. Corrado Loero, il Ten Col. Domenico Conte e il Cap. Dario Campanella.
Lore e Talisio, come dicevo, sono una coppia straordinaria, hanno saputo essere vicini alla loro città continuando una tradizione di famiglia, una propensione al mecenatismo portata avanti con una semplicità e naturalezza a dir poco strabilianti. Il loro intervento nell’Istituto Tirinnanzi e nella più recente acquisizione del teatro, fortemente voluta dalla signora Lore,  ben rappresentano la portata della loro magnanimità e del loro amore per Legnano. Pur essendo sicuramente eventi eccezionali, so che non sono stati isolati.
L’attenzione di Talisio e di Lore si è sempre soffermata sul bisogno, sulla necessità delle persone, dell’associazionismo e della comunità nel suo complesso.
Hanno saputo e voluto dare molto senza chiedere nulla.
Oggi purtroppo il Signor Talisio non è più con noi, ma la Signora Lore, con i suoi nipoti, prosegue in questa attività con una eccezionale vitalità e trasporto. Una grande famiglia. Grazie Signor Talisio, grazie signora Lore. Anche Legnano vuole ringraziarvi con un riconoscimento “speciale”.

Come dicevo l’altra benemerenza odierna viene conferita a Gianni Bianchi.
Ho avuto la fortuna di conoscerlo proprio all’inizio della mia attività amministrativa e, devo dire, ci siamo piaciuti subito.
Gianni non era una persona facile, aveva un carattere deciso e all’apparenza burbero.
In realtà, nonostante le arrabbiature, le mitiche “urlate alla Bianchi” era la persona generosa e buona che tutti noi abbiamo saputo apprezzare per le sue qualità professionali e soprattutto umane.
Gianni ha saputo creare AMGA, società leader tra le multiutility lombarde, partendo da una piccola ex municipalizzata. La struttura organizzativa, i collaboratori e i dipendenti  erano “suoi”, AMGA in pochissimo tempo è diventata la “sua” azienda, e tutti noi che lavoravamo con lui, eravamo la “sua” grande famiglia. Siamo stati tutti abbracciati dal suo carisma, dal suo carattere coinvolgente, dalla sua simpatia straripante, dalle sue facce scure, alternate a incontenibili risate. Era geloso, era geloso di noi perché ci voleva bene davvero. Era un grande amico capace di aiutarti ad affrontare qualsiasi problema tu avessi, con i suoi preziosi consigli professionali, con le sue doti di mediazione, perché voi non lo sapete ma Bianchi era anche un grande mediatore, e molte volte anche con il semplice silenzio.
 La sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto per la sua famiglia ma anche per tutti noi. Ricordo ancora la sua telefonata quotidiana, era sempre all’alba, la prima della giornata.
Grazie Gianni.