LA GIUNTA VERCESI COMBATTE LA LUDOPATIA
Il sindaco di San Vittore Olona risponde al capogruppo della lista "Vivi S. Vittore" Giuseppe Bravin: " il problema è per noi all’ordine del giorno”...
Dopo che in questi giorni il capogruppo della lista "Vivi S. Vittore" Giuseppe Bravin aveva chiesto all'amministrazione sanvittorese come intendesse intervenire contro le eventuali dipendenze dal gioco visto il "fiorire" di locali con slot-machine in paese, il sindaco Marilena Vercesi (nella foto) comunica:
Le attività di commercio, bar, ristoranti, tabaccherie che al loro interno hanno collocato macchine per il gioco d’azzardo in Italia sono una realtà già dal 3 dicembre 2012 data di entrata in vigore delle nuove normative che regolano le slot machine. Il valore potenziale di questo mercato, che oggi vale circa 268 milioni di euro l’anno, potrebbe quadruplicarsi complice il decreto Monti del 2012 con la liberalizzazione delle attività di commercio 24 su 24 e la possibilità per ogni singolo gestore di detenere sino a 8 macchinette.
Come amministratori, consapevoli dei problemi che creano queste “macchinette mangiasoldi”, stiamo da tempo valutando iniziative che possano essere presentate con regolamento in consiglio comunale prendendo come riferimento il quadro normativo stabilito dall’Agenzia delle Dogane e Dei Monopoli che, in base all’art. 7 Dlgs del 13.09.12 entrato in vigore dal 1 Gennaio 2013, ha dettato le prime indicazioni ai fini della prevenzione del fenomeno. Si può quindi affermare che il gioco d’azzado è autorizzato dallo Stato e che le “slot machine” sono regolamentate per legge e quindi legali.
Ma a tal proposito l’opposizione come di consuetudine, non avendo assunto informazioni dirette o indirete presso la nostra amministrazione, dichiara il falso quando dice di non aver ricevuto risposta alle loro richieste, niente di più menzognero.
Come ho anticipato non solo il problema è per noi all’ordine del giorno ma è già inserito nel programma del progetto “educazione alla legalità” che vedrà il coinvolgimento dei nostri istituti scolatici avendo cura dei nostri giovani e delle loro problematiche oltre a campagne informative per contrastare il fenomeno e avvisare la cittadinanza delle possibili conseguenze.
A ogni modo voglio ricordare ciò che ho già affermato in passato, ovvero che questo nuovo flagello non è il frutto di mancato controllo delle amministrazione locali ma di una politica insana dello Stato che per riempire le proprie casse, attraverso l'utilizzo di questi strumenti, si arricchisce legalizzando i giochi d'azzardo creando così vere e proprie dipendenze aggravando i problemi sociali delle comunità.
Le difficoltà economiche attuali che stanno colpendo l'intero paese e queste assurde liberalizzazioni hanno fatto si che un numero crescente di persone tentino la fortuna con le “slot machine” con il risultato che peggiorano la loro situazione economica inducendo veri e propri drammi sociali ed umani.
Il nostro obbiettivo è quello di ridurre i problemi dei cittadini e se possibile prevenirli e disincentivarli con l’adozione di atti pubblici per definire un nuovo perimetro entro il quale possano essere esercitate le attività di comunicazione in materia di gioco, nonché altre specifiche prescrizioni ai fini di un adeguato contrasto dei fenomeni di gioco compulsivo, di questa nuova patologia alimentata dallo Stato meglio denominata oggi come “ludopatia”.
Marilena Vercesi
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