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CROSS CAMPACCIO: IL 56° CAMPACCIO E’ TUTTO ETIOPE

Meucci e Lalli vanno forte, ma non basta - Intervista in esclsuiva di Sergio La Torre al presidente Fidal, Alfio Giomi...

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Campaccio 2013 - Il cross 4 di 42

Ancora e sempre Africa: anche la 56^ edizione del Cross Country del Campaccio va in archivio con il previsto dominio degli atleti etiopi e keniani ma con gli italiani, soprattutto in campo maschile, splendidi protagonisti. Andiamo per ordine: in campo femminile primi due posti per le etiopi Worknesh e Godfay, con la keniana Nyaruai sul gradino piu' basso del podio, in una gara inizialmente condotta dalla nostra Romagnolo ed in cui solo l'americana Conley, quarta all'arrivo, ha cercato di opporsi allo strapotere delle atlete degli altopiani. Prima delle azzurre l'altoatesina Silvia Weissteiner giunta settima al traguardo, che cosi' ha commentato la sua prova: " Reputo buona la mia gara, il Campaccio è una gara che mi piace molto ed anzi è l'unica campestre in cui mi trovo davvero bene, Se gli allenamenti proseguiranno nel migliore dei modi farò la stagione indoor altrimenti continuerò con le corse all'aperto".

Anche fra gli uomini dominio africano doveva essere e dominio africano è stato, con 5 atleti di colore ai primi 5 posti in una gara in cui però anche gli italiani hanno recitato un ruolo importante, con il campione europeo di cross in carica Andrea Lalli a far da lepre per i primi tre giri e con Daniele Meucci bravo a lottare con i primi fino a metà dell'ultimo giro. Quando inevitabilemente i ritmi di gara si sono elevati, i nostri due rappresentati hanno cercato con tutte le loro forze di reagire, ottenendo alla fine un buon sesto posto con Meucci ed un nono con Lalli. A vincere è stato l'etiope Edris Mukhtar che in uno sprint serratissimo ha avuto la meglio sui keniani John Kipkoech e Geoffrey Kirui. Un sorridente Meucci a fine gara ha spiegato con una battutta l'esito della sua gara: "Sono contento ma con troppi keniani o etiopi cosi', è dura…".

A margine delle gare abbiamo incontrato Alfio Giomi, da poco succeduto a Franco Arese alla presidenza della Federazione Italiana Altletica Leggera (a destra nella foto con il nostro Sergio La Torre).

"Sono alla mia seconda uscita ufficiale, la prima ha coinciso con la vittoria di Andrea Lalli all'europeo di cross di Budapest e questo spero sia di buon auspicio per il mio mandato.  Ho trovato una Federazione organizzata in modo completamente diverse da come ho intenzione di condurla io e di conseguenza ci sarà olto lavoro da fare. Soprattutto nel settore tecnico dovremo metter mano e con i miei collaboratori abbiamo già individuato la strada per ottenere il meglio".

L'atletica italiana è in grosse difficoltà..

"Certamente ed è proprio a questo proposito che per prima cosa dovranno essere ridisegnati calendari e regolamenti. Dobbiamo impegnarci nel settore tecnico per uno sforzo maggiore che non riguarda quindi solo gli atleti con cui abbiamo identità di vedute. La base è buona, ora si tratta di migliorarne le qualità".

La vittoria di Lalli agli europei potrebbe essere un ottimo trampolino di lancio.

"Quella di Lalli è stata una vittoria ottenuta per meriti propri e non per debolezze altrui e sottolineo anche il grande risultato conseguito da Meucci che a Budapest è giunto terzo. Se dovessi usare uno slogan per promuovere l'atletica direi Passione, Entusiasmo e Speranza per poter coinvolgere tutti coloro che amano questo sport".


SERGIO LA TORRE

Il servizio fotografico è di LUIGI FRIGO

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Redazione
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Pubblicato il 06 Gennaio 2013
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