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LEGA NORD DI CERRO: IL BILANCIO OSCURATO NASCONDE IL FALLIMENTO DELLA LISTA “OLTRE LA POLITICA PD”

28 Novembre 2012

Il ‘Caro’ Antonio era sceso in politica al grido di trasparenza e partecipazione. Purtroppo come al solito le parole vanno da una parte, ma i fatti dimostrano il contrario. Basti ricordare solo la promessa di abbassare le tasse.(ricordo che oltre ai 60 milioni di euro che i Cittadini di Cerro versano nelle casse senza fondo di Roma vengono rapinati di altri 6 milioni di euro fra IMU e IRPEF Comunale).

All’ultimo consiglio comunale abbiamo assistito ad uno scenario vergognoso e imbarazzante. La maggioranza ‘Oltre la politica-P.D.’ non ha saputo dare spiegazioni alle domande sulle spese e sulla variazioni di bilancio, e a fronte di precise domande hanno affermato di non avere tutti i documenti e per un imprevisto non poteva essere presente il responsabile della ragioneria.

Ma l’Assessore Rossetti e il “Caro “ Antonio stanno amministrando Cerro Maggiore o l’asilo Mariuccia? E’ impensabile che non sappiano quello che avviene nella gestione del comune, altrimenti conviene dare le dimissioni e lasciar posto ad altri!

Per capire meglio di che si parla abbiamo chiesto all’Assessore Teresina Rossetti ed al ‘Caro’ Sindaco Antonio cosa significavano i movimenti di centinaia di migliaia di euro da un capitolo ad un altro (circa 700.000 euro passati da un capitolo ad un altro del bilancio), abbiamo chiesto a quali costi si riferissero le generiche ‘spese per servizi’, che si ripetevano decine di volte all’interno del bilancio con un ammontare di oltre 4 milione di euro, ed abbiamo pure chiesto come erano state spese le molteplici tasse prelevate dalle tasche dei cittadini, ad esempio se venivano utilizzati per espropriare i terreni per la tangenziale.

A tutte le nostre domande risposte zero. Insomma ancora una volta la Giunta che doveva essere trasparente e partecipativa si è dimostrata oscura e pasticciona, in poche parole incapace di amministrare la cosa pubblica nell’interesse del cittadino elettore.

Pure il bilancio della neonata società, nata sulle ceneri di CEA, fa acqua da tutte le parti. Questi signori stanno riuscendo a far fallire una cosa che è difficile far fallire: la farmacia comunale. In soli dieci mesi di vita la nuova società è riuscita a dimezzare gli utili della farmacia e nel contempo ha fatto lievitare i costi.

Pochi esempi per capire: ridotto il fatturato di quasi il 20%, aumentato il costo dell’affitto del 300%, aumentati di dieci volte rispetto al preventivo i costi postali, aumentate di sei volte le spese per la pubblicità, raddoppiate le ‘spese generali’ e triplicate le spese derivate da appalti. In conclusione a fronte di un previsionale che prevedeva un utile di 115 mila euro, la revisione del bilancio ridimensiona l’utile a soli 45 mila euro! Speriamo che il vento del cambiamento arrivi pure a Cerro ed a Cantalupo, prima che siano finiti i soldi e sia troppo tardi!

Moroni Aurelio capogruppo della Lega Nord di Cerro Maggiore e Cantalupo

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