"I pesci torneranno nel fiume Olona. Ne sono sicuro". E' la ferma convinzione del presidente del Consorzio Fiume Olona Fulvio Miscione a fronte della strage di pesci accaduta, in questi giorni, nelle acque del fiume Olona.

Un parere espresso durante l'incontro pubblico "1610 – 2012 e oltre: i 400 anni di attività del Consorzio del fiume Olona" svoltosi, nei giorni scorsi all'Hotel del Riale di Parabiago.

Il presidente, in risposta a una domanda inerente all'ultimo scarico avvenuto nelle acque del fiume, ha ricordato il compito del Consorzio: "Noi ci occupiamo della gestione e regolamentazione delle acque, effettuando controlli sulla quantità delle immisioni per scopi idraulici mentre è Arpa a doversi occupare della qualità effettuando i dovuti controlli".

Miscione si è mostrato ottimista sulla ripresa del fiume: "Sono cresciuto a Legnano e mi ricordo che negli anni Sessanta la schiuma sulla superficie dell'Olona era colorata a seconda degli scarichi delle tintorie. Eppure il fiume è sopravvissuto e i pesci hanno ripopolato il corso d'acqua. Sono sicuro che avverrà anche stavolta. Sono convinto che i tempi d'azione da parte degi enti preposti nel tutelare il fiume sono decisamenti lenti. L'Olona è un bene comune e va rispettato, è una via d'acqua che va valorizzata".

Dopo aver spiegato la vita del consorzio, il presidente ha ricordato quanto è stato fatto: ad esempio l'impegno con un apposito periodico, supporto alla ricerca antropologica "Sulle sponde del fiume invisibile" che comprende una ricca raccolta di testimonianze orali, valorizzazione delle fonti d'archivio, il Distretto agricolo della Valle Olona, partecipazione al progetto di riqualificazione fluviale di ingegneria idraulica a Nerviano, recupero dei Fontanili.

Inoltre, Miscione, sempre durante la serata, ha illustrato quali siano i progetti che intende perseguire: "Intendiamo creare un Distretto foresale della valle Olona per promuovere un rimboschimento, occorre progettare un'estensione delle concessioni irrigue e puntiamo molto anche sulla comunicazione e informazione per la quale siamo al lavoro per la pubblicazione di un terzo volume".

gea somazzi