STRAGE DI PESCI NELL’OLONA
A causa di uno scarico abusivo, moria di pesci nel fiume - La delusione di autorità e cittadini: chi sono i responsabili e perchè non ci sono i dovuti controlli?...
(g.s.) – Una strage di pesci nelle acque dell'Olona a causa di un intenso scarico abusivo. Ad accorgersene sono stati alcuni residenti lungo il corso d'acqua: durante la notte, a Legnano come a San Vittore Olona, è comparsa la schiuma bianca sulla superfice dell'acqua, accompagnata da un forte odore chimico.
Lo scarico dovrebbe provenire a monte del Varesotto.
La corrente, per tutta la mattinanta, ha trasportato a valle centinaia di varie specie morte di pesce che in questi anni avevano cominciato a vivere stabilmente nel fiume. Infatti, due anni fa, l'associazione sanvittorese Olona Viva aveva provveduto a un ripopolamento ittico immettendo nell'Olona numerosi pesci prelevati dal Villoresi.
Tante le persone che si sono radunate incredule al Mulino Montoli, a San Vittore Olona, per accertarsi dell'accaduto: tra loro il sindaco Marilena Vercesi, l'assessore alla Cultura Giacomo Agrati, la Polizia Locale e gli stessi membri di Olona Viva.
"E' uno scempio – commenta il sindaco Vercesi -. Sono disgustata perchè ancora oggi non c'è rispetto per l'ambiente. E' possibile che non si riesca ancora a risalire ai colpevoli di questo disastro e dove sono i funzionari che dovrebbero monitorare le acque del fiume? Quella accaduta oggi è una moria completa del ciclo vitale dell'Olona. Auspico che ci siano al più presto pesanti sanzioni, anche detentive, come già accade in altri Paesi d'Europa, per chi si macchia di questi orribili atti contro la natura".
Delusione è quella espressa dall'assessore Giacomo Agrati: "Da mesi, con una mozione da me presentata, sto combattendo contro gli scarichi abusivi nel fiume. Mi spiace vedere che Comuni grandi come quello di Legnano e Parabiago non l'abbiano ancora sottoscritta. Quello che è successo oggi è la conferma che bisogna intervenire al più presto: si tratta di un disastro ambientale mai avvenuto finora nel nostro fiume".
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