Fiamma Tricolore e Gioventù della Fiamma Tricolore di nuovo vivaci, ieri sera, in città con un presidio "mobile": prima il  raduno a S.Paolo, quindi una presenza nell'aula consiliare e infine il ritorno nella piazzetta di Ponzella.

Attorno alle 20, una ventina di militanti del partito ha ripulito i muri imbrattati in via Liguria dalle scritte contro i residenti del quartiere e ha invitato i cittadini a scendere in piazza. Appello che non pare essere stato ascoltato in maniera così convinta, anche per la manifesta decisione del Gruppo di quartiere di non aderire ad alcuna manifestazione, ma di aspettare il Piano della sicurezza annunciato dall'amministrazione comunale .

Subito dopo, una delegazione della Fiamma Tricolore, guidata dall'avvocato Gabriele Leccisi, segretario provinciale della Fiamma Tricolore, si è recata a Palazzo Malinverni.

E' subito salita la tensione, quando il gruppetto, nonostante l'invito del presidente del Consiglio di chiedere attraverso le vie istituzionali un colloquio con il primo cittadino, è entrato nell'aula consiliare deciso a parlare con il sindaco Centinaio.

"Noi non ci fermeremo qui. Siamo determinati a lottare per ottenere la sicurezza in città – ha affermato Carlo Lasi il coordinatore Provincia di Milano Gioventù della Fiamma -.Abbiamo scritto una lettera aperta al sindaco ci siamo recati al Consiglio Comunale ma non abbiamo ricevuto risposta. Invitiamo tutti i residenti di Legnano a scendere in piazza con noi, per far valere i diritti della cittadinanza".

Insieme a Lasi e a Leccisi, anche Andrea Bernasconi, in un recente passato inserito nella lista giovanile del PdL ed oggi segretario cittadino della Fiamma Tricolore.

Come settimana scorsa, nutrito lo schieramento delle Forze dell'Ordine sia a S.Paolo, sia a Palazzo Malinverni. La loro presenza e il basso profilo tenuto dai presenti, specie in aula consiliare, hanno evitato qualsiasi incidente, soprattutto quando l'avv. Leccisi ha accusato di xenofobia la Sinistra Legnanese per il contenuto di un volantino diffuso poco prima (qui il testo).

"Avessimo scritto noi simili frasi – il suo commento ad alta voce – cosa avreste detto? E, poi, perchè questo volantino è distribuito in un'ala consiliare? Lo facessimo noi chissà cosa accadrebbe! Ma anche questo non ci fermerà nel manifestare i nostri diritti, le nostre idee".

Sempre in tema di sicurezza e di problema legato alla presenza dei rom, nella giornata di ieri, è stato diffuso un documento de La Destra in cui viene chiesta l’istituzione di una Commissione consiliare aperta anche alle forze politiche non rappresentate in Consiglio, che almeno siano riuscite a competere alle ultime elezioni comunali. Questa la proposta di Eliana Farina, a proposito della questione rom a Legnano.

“La Commissione – aggiunge Eliana Farina segretario regionale de La Destra in Lombardia – servirebbe, senza l’aggravio economico per i cittadini provocato dall’istituzione di un assessorato ad hoc, a proporre soluzioni adeguate alla questione rom e al controllo dell’attività della Giunta comunale ancora deficitaria. Visto poi che sulla vicenda si è scatenato un dibattito serrato che ha finito per distrarre l’attenzione sul vero motivo del contendere, la sicurezza dei residenti di San Paolo e di Legnano, proporrò al Sindaco di estendere la Commissione alle forze politiche che sono almeno riuscite a presentarsi alle ultime elezioni. Si eviteranno campagne elettorali fuori tempo massimo e strumentalizzazioni inutili”.

marco tajè con la collaborazione di gea somazzi (immagini di luigi frigo)