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GANGEMI E I GIOVANI: IL DISORIENTAMENTO DI UN LETTORE

20 Settembre 2012

In relazione a un comunicato del prof. Domenico Gangemi (qui il testo), riceviamo e pubblichiamo:

Gentile Sig. Gangemi, da qualche tempo leggo le sue lettere alla redazione di Legnano News e ne apprezzo l’onestà e il buon senso, derivanti presumo dall’aver “praticato” e non solo teorizzato la politica.  Talmente oneste e di buon senso che un po’, confesso, mi disorientano, al punto di non comprendere più la sua attuale collocazione politica, derivante, immagino, ormai solo dall’affetto che probabilmente porta verso i suoi colleghi, costruito in tanti anni di comunanza ma non certo per affinità di idee, visto quanto scrive.
Sono assolutamente d’accordo con lei che i giovani oggi “ si trovano ad affrontare le difficoltà senza la certezza di un posto di lavoro adeguato al loro corso di studi”. Eppure fino a pochi mesi fa si promettevano milioni di posti lavoro e si bollava di terrorismo culturale chi invece lanciava pesanti segnali d’allarme rispetto alla gravità della crisi. Chi prometteva? Chi bollava?
Così come non posso che concordare che “investire sui giovani significa investire sul futuro del nostro Paese”. Eppure negli ultimi vent’anni non si è fatto altro che favorire il lavoro precario, giustificare il lavoro nero, ignorare il grido d’aiuto dei ricercatori, assistere indifferenti alla fuga dei migliori cervelli. Chi, chi ha fatto tutto questo?
E infine, come non essere d’accordo che “E’ sbagliato continuare a pensare che i giovani siano dei “bamboccioni”.  Al di là di chi coniò infelicemente questo termine, uno degli ultimi ministri (fortunatamente decaduti, aggiungo io) ipotizzò addirittura una legge per obbligare i diciottenni ad andare fuori casa. A far che? E con quali mezzi?
Da qui il mio disorientamento nel cogliere qualche piccola contraddizione tra ciò che esprime e ciò che i governi a cui la sua parte politica fa tuttora riferimento, hanno realizzato.
Cordialmente

Roberto Maria Mascheroni
www.webaddict.it/mascheronipatafisici


Gentilissimo Sig. Roberto Maria Mascheroni, la ringrazio per la sua attenzione e ne apprezzo anche io l'onestà che si nota nelle sue parole.

Rivendico con orgoglio la mia unica appartenenza politica  ad Alleanza Nazionale,partito poi confluito nel Popolo Della Libertà, e ritengo  che le mie idee proseguano in quella direzione ,infatti penso che tra i giovani chi più si impegna  e chi è più  bravo debba andare più lontano dell'incapace e del fannullone.

L'ex Ministro della Gioventù Giorgia Meloni  stava valorizzando i giovani e  avrebbe potuto realizzare  il suo programma, se non fosse intervenuta  un'accozzaglia di banchieri e burocrati che  non essendo stata eletta democraticamente dal popolo non deve dare conto a nessuno.

Cordiali Saluti

Domenico Gangemi, Vice capogruppo consiliare PDL Legnano


Gent.mo Sig. Gangemi, faccio seguito alla sua risposta, su LegnanoNews, alla mia lettera (amo chiamarle così queste comunicazioni anche perché faccio parte di una generazione che di lettere vere ne ha scritte, e tante, e anche personalmente; sono tutte nell’archivio comunale le mie) e in particolare al terzo paragrafo, che porta l’argomento a livello nazionale.

Vede, Sig. Gangemi, che, fortunatamente, siamo su posizione opposte, visto che io sono fermamente convinto che, fermo restando le buone intenzioni, l’onorabilità indiscussa, e soprattutto l’abilità oratoria della signora Meloni nel trattare gli argomenti che riguardavano e riguardano i giovani, sono convinto che, dicevo, il vecchio governo, nel suo complesso, non sarebbe stato in grado di salvare, non l’Italia, ma nemmeno un chiosco di gelati in crisi, pieno com’era di devozione, e uso una parola gentile nel rispetto dei lettori, verso un uomo, che è la cosa più aberrante per un consesso di persone con un minimo di dignità.
Almeno Monti è rispettato in qualsiasi parte del mondo vada, e non ho ancora avuto occasione di vedere titoli di giornali stranieri che lo mettono in ridicolo.

E anche sul fatto che il vecchio governo sia stato eletto democraticamente dal popolo, insomma, diciamo che sulla carta è stato così, e mi fermo qui, perché l’argomento richiede analisi ben più approfondite che non conviene a nessuno tirare in ballo. Mi fermo qui.

Come vede, sempre di più, comunicando (e questa è la bellezza della democrazia) si chiariscono le posizioni reciproche e devo ringraziarla sinceramente per avermi dato l’occasione di sperimentare ciò che ho appena scritto. Grazie dell’opportunità, sono sincero.

Cordiali Saluti

Roberto Maria Mascheroni

www.webaddict.it/mascheronipatafisici

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