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CORSA IN NOTTURNA E CENTRO CHIUSO: LETTORI A CONFRONTO

19 Settembre 2012

Caro Direttore, torno sulla chiusura del centro per la corsa in notturna e per rispondere ai commenti di alcuni lettori

Al Signor Gianni Colombo, podista legnanese doc, vorrei dire grazie per la comprensione e speriamo davvero che l'anno prossimo gli abitanti del centro possano essere ampiamente informati con cartelli grandi, leggibili da chi attraversa la citta' in macchina!

Lo stesso vale per gli esercenti. Se fossero informati, potrebbero ridurre il personale per quella sera oppure i 1.300 podisti potrebbero destinare una parte della quota di iscrizione agli esercizi penalizzati!
Il fatturato perso, non si recupera con la pubblicità' che la corsa porta a Legnano, a meno che l'Amministrazione Comunale non voglia risarcirlo.

L'idea di realizzare offerte speciali dovrebbe essere valutata con la categoria. Forse vale di piu' per i locali del centro storico, dove la corsa termina. Non credo che uno, dopo la corsa, stanco e sudato, prenda la macchina al posteggio per andare in via XXIX Maggio…

Alla Signora dell'Oltrestazione vorrei chiedere se ha letto davvero quello che ho scritto. Le vorrei anche dire che, purtroppo non solo non corro, ma a seguito di un incidente da qualche mese faccio  fatica sia  a camminare che a guidare. Esco di rado ma Le assicuro che dove abito io di cartelli non ce n'erano. Quella sera, vagando, ne ho scorto uno al semaforo di via S. Bernardino e via A. Da Giussano, ma troppo piccolo per leggerlo passando in auto, tanto piu' se si passa di sera. Occorreva proprio fermarsi per leggerlo. E chi si ferma per leggere un cartello? Solo se ti fermi come prima auto al semaforo rosso.

Benissimo la corsa, la Signora e tutti i podisti hanno diritto di correre, ma io non devo essere limitata nella mia liberta' di rientrare a casa mia. Quindi e' solo un problema di COMUNICAZIONE.
Le Autorita', ma anche il Comitato promotore della corsa devono far si' che l'informazione arrivi dovunque e che il cittadino possa rientrare a casa o uscire da casa per un'emergenza quando vuole.
Cosa sarebbe successo se quella sera, ammettiamo fossi stata in casa, fossi stata chiamata per un'emergenza dai miei genitori 90enni, come spesso accade? Non avrei potuto uscire. Prigioniera per quasi tre ore!

In merito ai bambini, la lamentela non e' mia, che da molti anni non ho bambini piccoli, ma di un noto ristoratore e non si  parlava delle 18, cara Signora, ma delle 21 e oltre. Comunque ognuno con i propri figli fa quello che vuole e se ne assume la responsabilita'. A parte questo, al catechismo mia figlia andava alle 15 e non alle 18.

Per la spesa, invito la Signora a leggere le norme di conservazione dei cibi freschissimi per mantenere la catena del freddo. E' una delle prime regole dell'igiene alimentare, come disposto dal DL 110 del 27.1.1992 (http://www.rivistadiagraria.org/riviste/vedi.php?news_id=296), che tra l'altro recita:

Attualmente, l’Accordo Internazionale sul Trasporto delle Merci Deperibili (accordo ATP) indica le seguenti temperature massime per il trasporto:

+7°C per le carni;

+6°C per i prodotti a base di carne e per il burro;

+4°C per il pollame;

+4°C il latte e i prodotti lattiero caseari;

+2°C per il pesce.

Tanto per dare un'indicazione, secondo il Meteo le temperature di oggi  vanno da un minimo di 11,5 ai 23 gradi, ma oggi piove…certamente il 14.9. erano molto superiori, anche alle 21.00

Quindi, cara Signora dell'Oltrestazione, si puo' scrivere tutto, ma sarebbe meglio documentarsi prima.

Ma tutto questo sara' stato tempo sprecato,  se alla prossima corsa non si terra' conto delle necessita' di TUTTI i cittadini, e non solo di una minoranza.

Buona permanenza nell'Oltrestazione, dove io sono nata e dove le limitazioni sono molto inferiori a chi abita nel centro storico.

Un saluto a tutti

LETTERA FIRMATA

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