19 Settembre 2012

Gentile direttore,
abito a Legnano in una palazzina del febbraio 2010 con riscaldamento centralizzato di tipo radiante a pavimento nuova concezione e con pannelli solari.
La palazzina e' composta da 7 appartamenti di cui solo tre abitati.
Ieri abbiamo ricevuto una lettera raccomandata da AMGA SpA firmata dal direttore generale Paolo Pagani. Rif.: US/AMGA LEGNANO SPA/AG/SP/PR 0655 recante per oggetto la "Verifica impianti termici ai sensi DPR 412/93 E DPR 551/99".

Al momento mi dico: "caspita finalmente un po di rigore e di controlli, allora le cose se si vuole si fanno". Poi ragiono e dico "impianto termico? ma io in casa non ho un impianto termico".

Poi leggo la lettera e scopro che il mio contatore e' stato estratto per essere sottoposto ad un controllo.

Ma io ho stipulato un contratto con AMGA per uso domestico. La caldaia e' centralizzata e paghiamo ben 1.400 euro all'anno per la manutenzione ordinaria e straordinaria.

Non convinto mi reco all'AMGA, mi indirizzano presso l'ufficio del sig. PRIMERANO, persona gentilissima che rimane sbigottito e cosa fantastica in questo paese, si dice dispiaciuto del disservizio arrecatomi. Mi dice inoltre che AMGA ha mandato  al 5% degli intestatari di un contatore questa raccomandata.
Ipotizziamo su che su 60.000 abitanti la meta' abbiano un contatore (penso di piu') quindi la lettera e' stata mandata a 1.500 persone fisiche senza verificare che questi 1.500 siano titolari di un contatore relativo ad una caldaia posta in casa.

Ricapitolando Amga Energie (impianti termici) ha mandato circa 1.500 raccomandate a tappeto per effettuare questo giusto e rigoroso controllo, senza verificare il tipo di contratto dei titolari dei contatori generando allarme.

Quelli che hanno la centrale termica nell'appartamento saranno il 50%? quindi gli altri 750 privati si staranno domandando la stessa cosa e cioe':
AMGA prima di mandare una raccomandata non verifica se il destinatario e' effettivamente sottoponibile a controllo? Archivio informtico o (medioevo) archivio cartaceo dei contratti.

Ho chiesto un permesso (sottraendo produttivita' all'azienda e al Paese), mi sono recato presso Amga dove ho trovato un gentile impiegato che non sapeva come giustificare la cosa, anzi si e' scusato lui direttamente per conto di AMGA. Aggiungo io per conto del suo direttore generale che e' un dirigente di Amga, fa parte della classe dirigente del paese.

Sono uscito da Amga senza nulla in mano, il gentile sig. Primerano mi ha detto che avrebbero annullato l'uscita del tecnico, ma a me non ha rilasciato nulla. Ho ancora la mia Raccomandata con l'ingiunzione di trovarmi a disposizione una mattina 26 settembre dalle 8:30 alle 10:30 per questa verifica SACROSANTA che a me personalemente non devono fare.
 
cordiali saluti
massimiliano sozzi

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Al nostro lettore risponde direttamente la Direzione Amga che ha diffuso il seguente comunciato: "Il disservizio segnalato dal sig. Sozzi è dovuto ad un errore materiale di classificazione di alcuni punti di fornitura che ha interessato un numero molto limitato di utenze facenti parte del primo lotto di circa 500 impianti estratti per la verifica, in quanto non inseriti nel Catasto Unico Regionale Impianti Termici. Si conferma che le verifiche, programmate per i periodo dal 24 settembre al 26 ottobre, non verranno effettuate per gli impianti erroneamente classificati. Invitiamo coloro che hanno ricevuto l’avviso di verifica e non hanno collegato al proprio impianto caldaie o stufe da riscaldamento a comunicarlo, se non l’hanno già fatto, all’ufficio impianti termici di AMGA (0331/884800) oppure direttamente al verificatore al numero indicato nell’avviso di notifica”.