MAGENTA: SI CONCLUDE “LA BOTTEGA DEL RACCONTO”
Al termine il progetto di lettura espressiva degli studenti dei licei cittadini nei reparti Dialisi dell'ospedale Fornaroli...
Alla presenza di Carla Dotti, direttore generale, Massimo Lombardo, direttore sanitario, e Daniela Bianchi, direttore amministrativo, si è appena conclusa nel soggiorno del nono piano dell’ospedale "G. Fornaroli" di Magenta la cerimonia di ringraziamento agli studenti dei licei cittadini, il classico linguistico Quasimodo e lo scientifico Bramante che per molti mesi, ogni settimana, rispettivamente il martedì e il mercoledì pomeriggio, in gruppi guidati dalle professoresse Maria Pia Colletti e Viviana Maltagliati, hanno proposto la lettura di racconti e brani d’attualità ai pazienti in dialisi. Presente anche il Dirigente scolastico del Liceo Bramante, Carmen Olgiati.
Gli studenti dei vari anni dei due licei, quelli del Quasimodo riniti nella Compagnia "Solletico" e quelli del Bramante che formavano la compagnia “Incantastorie”, una cinquantina in tutto, hanno affollato il soggiorno delle medicine. Si sono cimentati per un pubblico eccezionalmente formato da medici e da caposala dei reparti di Medicina e Dialisi in monologhi di Brecht e in brani dal Piccolo Principe.
Dopo gli applausi, Carla Dotti ha consegnato a ogni studente un attestato di partecipazione e alle due scuole una targa ricordo con tutti i nomi degli studenti lettori. Ogni studente ha ricevuto un piccolo libro donato dalla libreria "Il Segnalibro" di Magenta che da anni collabora col progetto IRIS. “L’amicizia nata tra i pazienti e noi studenti ci ha ampiamente ripagati del tempo ritagliato tra le versioni di greco e gli algoritmi di matematica”, hanno commentato gli studenti.
Il progetto "La bottega del Racconto", che fa parte del più ampio progetto Iris-Ospedale Aperto, è patrocinato dal Comune di Magenta che era rappresentato da Elisabetta Mengoni, oculista al Fornaroli e neo consigliere della nuova amministrazione comunale, che ha portato i saluti e le congratulazioni del sindaco Marco Invernizzi.
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