Ospite illustre ieri a Legnano. Invitato dall’Associazione Antares – Astronomia e Natura in collaborazione con APIL – Associazione Periti Industriali e Laureati e con il patrocinio del Consiglio Regionale della Lombardia e  del Comune di Legnano, e coordinato con l’Agenzia Spaziale Europea, l’astronauta italiano Paolo Nespoli  ha tenuto una conferenza all’Osservatorio Astronomico “Città di Legnano", dopo essere stato anche al Liceo Galilei e ad aver incontrato il sindaco Alberto Centinaio. Noi di Legnanonews l'abbiamo incontrato per un'intervista esclusiva a "La Luna nel pozzo" di via Padre Secchi dove è stato invitato per il pranzo e per un primo incontro con il gruppo degli amici Antares

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Metti un pranzo alla Luna nel pozzo, seduto accanto a chi le stelle le ha ammirate davvero da vicino in una missione spaziale….Il locale di via Padre Secchi ha ospitato l’arrivo in città dell’astronauta Paolo Nespoli, che stasera terrà una conferenza per Antares presso l’Osservatorio Astronomico Città di Legnano, in via Santa Teresa del Bambin Gesù.

E’ di queste ore la notizia del fallimento del primo lancio di Falcon 9 della SpaceX, la prima agenzia privata a tentare una cosa del genere da Cape Canaveral per andare a rifornire la Stazione spaziale internazionale…

“Questa di affidarsi alle agenzie private è una tendenza in atto da tempo e non solo per la crisi. Anche dal punto di vista operativo e tecnologico, questa può essere infatti un’opportunità in più. L’agenzia privata SpaceX ad esempio sta lavorando da un decennio in questo senso perché lo spazio è diventato una meta per tutti”.

C’è qualcosa di pionieristico in questa avventura?
“Diciamo che come per quanto è accaduto con l’aeronautica dove vi fu una prima fase in cui il volo poteva essere hobby di pochi pazzi e visionari che però avevano visto giusto, ora si è invece aperta un’epoca nuova: c’è una consapevolezza a livello tecnologico, ci sono dei progressi che possono portare lo spazio ad essere anche una meta turistica”.

Se i privati cominciano ad interessarsi dello spazio, che ruolo rimane agli Stati?

“La problematica degli asteroidi e di Marte rimangono nell’agenda di interessi pubblici. Il problema è di una strategia di allocazione dei fondi per progetti di lunga scadenza con certi costi, dove solo dei Governi possono ragionare in un certo senso”.

Gli appetiti delle super potenze sono dietro l’angolo anche lassù?
“Certo nello spazio si effettua ricerca scientifica, tecnologica, si possono fare scoperte, ci sono in gioco le telecomunicazioni. La Cina sta puntando molto su questo settore, facendo forza sul suo momento, sulle capacità di programmare a lungo termine e sulla disponibilità di risorse. Per loro diventa anche una questione di orgoglio nazionale, per dare dimostrazione al mondo della loro capacità tecnologica”.

E la vecchia Europa che ruolo è destinata a recitare?
“Non abbiamo una politica, siamo sempre stati partner di seconda categoria, gli altri facevano i progetti e noi chiedevamo di poter partecipare, di far volare i nostri astronauti. Manca un’identità e una concezione di autonomia, non c’è stata una politica lungimirante e una strategia in questa direzione”.

I giovani sono affascinati dalla cosmologia, poi però magari si arrendono nello studio delle materie scientifiche…
“Un’associazione come Antares con le sue attività locali può aiutare ad avvicinarsi a certe materie che sono affascinanti e anche divertenti. Ci si può appassionare anche a quello che a prima vista ci può sembrare ostico e poi lo è meno di quanto si possa pensare”.

Immagini di ALESSANDRA FAIELLA