PALIO: IL GRAZIE DEL SUPREMO MAGISTRATO
Le contrade si sono presentate e si sono iscritte al Palio - Il saluto del sindaco Vitali - Suggestiva cerimonia in piazza, con i canti delle contrade e la stampa confinata in un angolino...
(m.t.) – Le contrade si sono iscritte al Palio del prossimo 27 maggio e il supremo magistrato, il sindaco Lorenzo Vitali, nel suo messaggio ha ringraziato e salutato tutti, manifestando anche in maniera chiara la speranza, la voglia di continuare questa esperienza nel mondo delle contrade. Tutto dipenderà dall'esito delle urne elettorali, ovviamente.
La cerimonia si è svolta sul sagrato della Basilica, dove è stata allestita una scenografia di apprezzato effetto. Novità importante, le contrade sono state divise in settori ben delimitati, evitando pericolosi contatti specie tra La Flora e S.Martino e tra S.Domenico e S.Erasmo. La contesa è rimasta così circoscritta a tanti e coloriti cori, senza alcun eccesso. E comunque a vigilare l'attenta presenza delle Forze dell'Ordine e dei responsabili del Collegio.
Dopo la presentazione delle reggenze e l'iscrizione delle contrade, il discorso del supremo magistrato e sindaco Lorenzo Vitali. Tanti i ringraziamenti, al termine del suo mandato, un riconoscimento al Palio ("mi ha saputo coinvolgere emotivamente e tutti voi mi siete entrati nel cuore"), una sincera ammissione ("ci sono stati momenti di confronto anche duro, ma utile per una comune crescita"), e infine una conclusione dedicata ai giovani:"Fate un lavoro fondamentale per le contrade, per il Palio e quindi per la città. Siete la vera molla che spinge tutto il movimento. Siate corretti nelle vostre manifestazioni e diverrete un esempio per tutti".
Per il discorso integrale del supremo magistrato, cliccare qui
Adesso, appuntamento al prossimo fine settimana con la tanto attesa Festa al Castello.
Ringraziamo il supremo magistrato e sindaco Lorenzo Vitali per le espressioni di ringraziamento nei confronti della stampa locale per la vicinanza al Palio e alle contrade. Oggi, tuttavia, il nostro grazie va soprattutto al cavaliere del Carroccio, Gianfranco Bononi, che ha permesso a noi, ma anche agli altri colleghi, di poter lavorare in una maniera certamente condizionata ma almeno migliore di quanto è apparso a pochi minuti dall'inizio della cerimonia. Infatti, solo alle 20,55, cinque minuti prima che le contrade entrassero in piazza, si è saputo che all'interno del sagrato erano ammessi solo fotografi muniti di abiti medievali. Decisione, così confermavano funzionari comunali, stabilita dal Collegio ma comunicata solo agli "amici". In passato, e in ambito di comunicazione, abbiamo già denunciato invasioni di campo assurde da parte dei responsabili del Collegio. Pensavamo che, con il cambio di presidenza, ci sarebbe stata più attenzione verso la stampa. Ci siamo sbagliati.
marco tajè
Immagini di Luigi Frigo
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