24 Aprile 2012

Mirco Jurinovich, a sinistra, con la dr.ssa Daniela Aschieri e il prof. Alessandro Capucci

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Sono rientrato da Piacenza dove ho partecipato alla cerimonia d'inaugurazione dei tre nuovi defibrillatori posizionati lungo l'argine del Po da Progetto Vita per proseguire nella battaglia iniziata nel 1998 al fine di "arginare" le 73.000 vittime causate ogni anno in Italia dall'arresto cardiaco improvviso.
La situazione politica ed economica nella quale versa il Paese, la deriva di valori e la percezione di una diffusa negatività sono state magicamente allontanate dal travolgente e coinvolgente entusiamo di un gruppo di persone che operano per il bene comune con un impegno commovente, sotto la magistrale guida della presidente, dr.ssa Daniela Aschieri, e del suo fondatore, prof. Alessandro Capucci: ho girato in lungo e in largo il "villaggio del Cuore" allestito in località Borgo Trebbia e anche questa volta sono rimasto "a bocca aperta" nel vedere le varie iniziative organizzate: la scenetta con "Mister DAE" per i bambini delle scuole, le isole di formazione, il fumetto mirato a sensibilizzare i ragazzi sull'importanza di questo strumento e il provocatorio patentino per il libero utilizzo del Dae. Un'altro punto di forza di Progetto Vita è la potente sinergia stretta con tutti gli attori di questo straordinario progetto: 118, amministrazioni locali, forze dell'ordine, vigili del fuoco, Anpas, Croce Rossa, Protezione Civile e tra gli  stessi straordinari volontari dell'associazione. Saluto tutti e prendo la via del ritorno, carico di speranze, di energie  e di idee da esportare anche a Legnano. Ma al rientro a casa LUI e li che ti aspetta, beffardo, quasi a ricordardarti che non cederà nemmeno di un passo. Con Luca avevamo parlato più volte della possibilità di dotare i mezzi della polizia locale di questi preziosi strumenti e con grande entusiasmo ed altruismo si era detto disponibilissimo ad aderire al progetto. Ciao, Luca!

Mirco Jurinovich

Sessantamilavitedasalvare