27 Marzo 2012

Questa settimana l'apposita Commissione Consiliare si riunisce per discutere del Regolamento per l'istituzione e l'applicazione dell'imposta municipale propria (I.M.U.), quella tassa che, sotto mentite spoglie, non è che la vecchia ICI sulla prima casa, con l'aggravante del rialzo delle rendite catastali nella misura del 5 %. La LEGA ritiene la casa un bene su cui il fisco non deve pretendere nulla, perchè costituisce un'estensione fisica e un completamento necessario della persona che la possiede e la usa.

La manovra finanziaria del Governo Monti ha anticipato al 2012 l'istituzione dell'imposta municipale propria (IMU), stravolgendo lo spirito federalista che prevedeva la stessa a partire dal 2014 come disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale e che non colpiva, come succede oggi invece, in nessun caso l'abitazione principale e le relative pertinenze e soprattutto l'intero relativo gettito restava completamente ai Comuni. Inoltre l'IMU odierna non è sostitutiva di altre imposte (come previsto dal Decreto legislativo sul federalismo fiscale) ed il 50 % degli introiti provenienti dal gettito ICI (IMU) sulla seconda casa e sugli altri immobili (non definibili come abitazione principale) spetterà allo Stato.

Spiegata questa sostanziale differenza, in un momento di così grande difficoltà, non possiamo che chiedere che vengano definite le aliquote in modo tale da ridurre al minimo la tassazione sui cittadini e lo facciamo con proposte concrete specificando, nel dettaglio, dove riteniamo giusto fare delle agevolazioni. Naturalmente verso chi ha i redditi bassi ed ha difficoltà ad arrivare a fine mese, verso quelle famiglie che hanno dei figli disabili (proposta già oggetto di un emendamento della LEGA in Parlamento) e verso quelle giovani coppie che decidono di andare ad abitare da soli.

Riteniamo poi doverosa l'applicazione di aliquote agevolate per gli immobili che vengono concessi in comodato ai figli o ai parenti prossimi, bisogna trovare il modo di andare incontro a quei Nervianesi che, per esempio, avendo un appartamento di proprietà in paese lo hanno messo a disposizione di un figlio perchè possa sposarsi o magari di un genitore anziano.

Sappiamo che sarà poi la Giunta a definire le aliquote e l'eventuale applicazione di aliquote agevolate…come forza di opposizione ci auguriamo che non si approfitti di questa tassa per fare esclusivamente cassa e far quadrare così il bilancio, dopo aver recentemente già notevolmente ritoccato l'addizionale IRPEF!!! 

Da una parte la casa e dall'altra la busta paga e le pensioni…sarebbe veramente troppo…

IL RESPONSABILE STAMPA MASSIMO COZZI