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SPI CGL: LA CONDIZIONE DEL LAVORO DELLE DONNE NELLE POSTE ITALIANE

7 Marzo 2012

Il Coordinamento Donne SLP CISL Legnano/Magenta continua la sua lotta per migliori condizioni di lavoro in Poste Italiane e in questi giorni solelcita di nuovo i vertici dell'azienda a riconsiderare l'intera situazione. Questo il messaggio fatto pervenire alla stampa


Signor Amministratore Delegato,

in occasione della festa della donna, in un momento difficile per il mondo del lavoro e per le donne e gli uomini di Poste Italiane, il Coordinamento Donne SLP-CISL del territorio Legnano/Magenta sente di doverle scrivere per ristabilire alcune verità sulla condizione delle moltissime donne che vi lavorano.

Vede, signor Amministratore Delegato, le sue dichiarazioni ultimamente apparse sulle agenzie di stampa ed anche in occasione della visita dell´allora Ministra delle Pari Opportunità, On. Carfagna, dipingono Poste Italiane come un azienda all´avanguardia in tema di genere, pari opportunità e conciliazione.

La realtà che viviamo noi lavoratrici di Poste Italiane è, invece, completamente diversa. Esca dalla sede Centrale di Roma e vada in un Centro di Recapito (Legnano, Magenta, Abbiategrasso, Parabiago, Castano ecc…) e provi a caricare, guidare e stazionare un motomezzo di 180 Kg, ogni giorno per tante volte quanti sono i punti di recapito di una zona; affronti il giusto malumore della clientela costretta a lunghe code agli sportelli degli Uffici Postali per carenza di personale o per i numerosi difetti e blocchi della piattaforma informatica; verifichi come è stata rivoluzionata l´organizzazione familiare, perché l´azienda unilateralmente ed improvvisamente ha cambiato gli orari di lavoro e capirà di cosa hanno bisogno le lavoratrici di Poste Italiane. Soprattutto le chiediamo di non celare le enormi difficoltà dietro dichiarazioni esageratamente positive, e di riattivare il sistema di relazioni industriali e gli organismi preposti alle problematiche di genere e di pari opportunità. A noi sembra che su questi argomenti il mondo e la politica facciano progressi, Poste Italiane NO.

Lei dichiara che Poste Italiane "promuove e sostiene con azioni concrete la crescita della professionalità femminile all'interno dell'azienda, adottando soluzioni efficaci a livello di formazione e di flessibilità". Ma lo sa che negli uffici postali, dove sono applicate soprattutto donne, sono stati cambiati unilateralmente ed improvvisamente gli orari di lavoro, sconvolgendo l´organizzazione familiare di colleghe e colleghi senza neppure valutare le molte possibili soluzioni per conciliare i tempi di lavoro con quelli di vita (ingresso scuole ed asili, assistenza ai famigliari disabili ecc…)?

Lei ha affermato che "il programma di Poste punta alla parità di posizioni tra uomini e donne entro il 2013, con la presenza in azienda di un manager donna su due". Ha inoltre "auspicato l'avvio a breve di una collaborazione per lo sviluppo di progetti di formazione universitaria on-line e di "coaching" riservato alla componente femminile. Tra le iniziative previste, la creazione di uno "sportello donna", servizi di assistenza e addirittura un blog, "area aperta di dibattito a disposizione delle persone di Poste italiane per esprimere le loro valutazioni e offrire suggerimenti e contributi sull'organizzazione del lavoro" Ma è davvero convinto che siano queste le necessità delle oltre 70.000 donne di Poste Italiane (circa 400 nel solo territorio Legnano/Magenta) che chiedono dignità e benessere?

Le ricordo che nel nostro territorio: · non esistono nidi aziendali; · non è attivato il telelavoro; · le colleghe che rientrano da lunghe aspettative (maternità, infortuni lunghi, assistenza a famigliari disabili) non vengono mandate alla formazione prevista; · le colleghe sono continuamente chiamate a corsi ed a riunioni a Milano dopo l´orario di lavoro, in barba alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro; · il "genere" indicato dal Dlgs 81 come elemento di valutazione del rischio è completamente trascurato in azienda nei DVR, ma soprattutto nell´acquisto degli strumenti di lavoro (motomezzi).

E´ questa la realtà, purtroppo! Con questa lettera ci piacerebbe accendere il suo interesse rivelando quella realtà che puntualmente viene celata in azienda e soprattutto all´esterno.

Il Coordinamento Donne SLP CISL Legnano/Magenta

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