1 Marzo 2012

Il sindaco Vercesi ha dichiarato alla stampa che la sua giunta non si è costituita parte civile nel processo contro i responsabili dell’omicidio di Carmine Novella avvenuto a San Vittore nel 2008 “perché quando è successo il fatto non eravamo alla guida del paese”.

Davvero incredibile. E’ noto a tutti, infatti che i Comuni sono soggetti di diritto pubblico i cui interessi permangono integri a prescindere dal succedersi delle varie amministrazioni. A maggior ragione lo dovrebbe sapere un sindaco. Gli altri Comune interessati alla questione, Seregno e Giussano, si sono entrambi costituiti parte civile ritenendosi danneggiati dai gravi fatti di ‘ndrangheta verificatisi nei loro territori, San Vittore no. E molto grave e vogliamo chiederne conto alla sig.ra Vercesi, anche per sapere se quelle dichiarazioni sono sue personali o sono state, invece, condivise da tutta la giunta.

E vorremmo anche che la sig.ra Vercesi ci spiegasse come mai si sia scagliata con violenza inaudita contro alcuni dipendenti comunali per fatti successi prima del suo insediamento, mentre ora dichiara candidamente che gli accadimenti anteriori al giugno 2009 non le interessano e non se ne occupa. Non ci sembra proprio che il comportamento dell’amministrazione Vercesi vada nella direzione di voler esprimersi con ogni mezzo contro l’illegalità mafiosa che si va estendendo sui nostri territori. Forse si è trattato di una semplice e inconfessabile dimenticanza.

Certo è che la scusa addotta espone al ridicolo la nostra amministrazione e il nostro paese.

Giuseppe Bravin 

Vivi San Vittore