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L'APPELLO DI UN LETTORE: RESTAURATE GLI AFFRESCHI DELLA CHIESA DI S. AMBROGIO

2 Febbraio 2012

0108_foto.jpg Con le immagini della cerimonia di investitura del gran maestro, alcuni angoli della chiesa di S. Ambrogio dove si nota quanto sia grave il degrado degli affreschi

Egr.  direttore,
le scrivo la presente, senza intento polemico bensì come stimolo propositivo, quale cittadino legnanese per sensibilizzare le istituzioni competenti (parrocchia, amministrazione comunale, sovraintendenza delle belle arti, istituti di credito e fondazioni del territorio, privati etc. etc.) 
perché promuovano per quanto loro possibile il restauro degli affreschi parietali e della volta della chiesa di S. Ambrogio in Legnano, il cui stato di degrado, specie a causa di umidità e infiltrazioni, nonchè abbandono è evidente.  

Questa situazione risulta ancora più deplorevole considerata l’ubicazione del tempio in pieno centro cittadino. Questi è il più antico della città (persino precedente la Basilica di S. Magno) e testimonia con vestigia il primo insediamento religioso risalente il V secolo d.C.

L’esistenza di S. Ambrogio è testimoniata a partire dal XIII secolo e la conformazione attuale dell’edificio risale al cardinale Federico Borromeo (fine XVI sec.). Gli affreschi (XVII sec.) sono ammirevole produzione dei fratelli Lampugnani, famiglia nobiliare legnanese, fra i cui esponenti diversi artisti e pittori.

La chiesa si distingue anche per la quinta dell’Altar Maggiore in marmo policromo (1740) e l’organo a canne De Simoni-Carrera (1886). Di recente S. Ambrogio ha trovato nuova vita e maggiore accessibilità con la celebrazione la Domenica della S. Messa in Rito Ambrosiano Antico (in lingua latina) e l’adorazione eucaristica il Lunedì sera promossa dalla Confraternita del Ss.mo Sacramento.

Questo ha consentito alla cittadinanza riappropriarsi e riscoprire questo patrimonio, celato in oblio e forse nel disinteresse per troppo tempo. Anche la cerimonia d’investitura del gran maestro del collegio dei capitani, alla presenza del primo cittadino e maggiorenti, avrebbe potuto essere propizia occasione per alzare gli occhi alla volta ed assumere una maggiore consapevolezza dell’urgenza.

Chiese analoghe per dimensioni e tipologia d’intervento quali la “Motta” di Varese e persino la vecchia parrocchiale di Canegrate sono state gradualmente ma completamente restaurate: volere è potere anche in tempo di crisi e ristrettezze economiche.

La nostra cittadinanza e i nostri rappresentanti sono consapevoli di quale tesoro d’arte, storia, cultura rappresenti la chiesa di S. Ambrogio? Identità non di fonda su memoria e tradizione? Vogliamo preservare quanto ci hanno consegnato i nostri padri per consegnarlo ai posteri? Vogliamo riappropriarci di una nuova-antica bellezza?

Confido almeno l’intenzione e i buoni propositi ci siano e non solo indifferenza.

Cordiali saluti

LETTERA FIRMATA

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