CENTINAIO: PREOCCUPANTE LA DISAFFEZIONE DEI CITTADINI VERSO LA POLITICA
13 Gennaio 2012
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Caro Direttore, non posso che condividere le sue amare considerazioni in merito alla scarsa partecipazione dei legnanesi ai recenti incontri pubblici di presentazione del Piano generale del traffico urbano (PGTU) organizzati dall'Amministrazione comunale. Le 18 persone presenti al Leone da Perego (comprensive, tra l'altro, degli addetti ai lavori) e le poche decine che hanno raccolto l'invito per le altre due serate sono la cartina tornasole di una diffusa disaffezione dei cittadini nei confronti della politica. |
| Preoccupa poi che tale atteggiamento si manifesti anche se si toccano problemi che – come giustamente da lei evidenziato – hanno catalizzato l'attenzione dei suoi lettori quando sono state pubblicate delle anticipazioni.
Personalmente avevo sollecitato l'Amministrazione comunale a portare il PGTU fuori dai Palazzi della politica dopo aver partecipato al primo momento pubblico di presentazione fatto il 16 dicembre scorso nella sede del Comando di Polizia Locale. I temi in questione sono di tale importanza per la futura viabilità urbana che richiedevano, e richiedono, il maggior coinvolgimento possibile dei legnanesi. L'errore che si può commettere adesso, a fronte di una così scarsa partecipazione, è che tali momenti siano giudicati come un'inutile perdita di tempo. Così non è. Il fatto è che la partecipazione non si improvvisa, ma si costruisce con una costante e capillare azione di sensibilizzazione. Scrivevo allora che occorre invertire la rotta: non devono essere più i cittadini a recarsi in Municipio, ma gli amministratori a uscire dal Palazzo per andare incontro alla gente. Il tutto, evidentemente, pianificato per tempo e opportunamente pubblicizzato. La partecipazione è il sale della democrazia e se molti cittadini dimostrano disinteresse per il dibattito politico è quanto mai urgente che i politici si mettano a disposizione della gente, visitando i quartieri e le periferie, dialogando con gli elettori, ascoltando le esigenze espresse dalle famiglie, dai giovani, dalle donne, dal ricco e variegato mondo del volontariato e dell'associazionismo. Insomma, occorre monitorare costantemente il “polso” della città. Ripeto: la partecipazione non si improvvisa, ma è il risultato di una paziente e costante azione educativa. Soltanto così incontri come quelli miseramente andati a vuoto potranno portare risultati diversi. Ringraziandola per il prezioso lavoro che il suo giornale svolge, la saluto con cordialità. Alberto Centinaio |
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