Alla fine di ottobre due rappresentanti della Delegazione FAI del Nord/Ovest di Milano hanno visionato la nostra Chiesa e anche lo Scalone Monumentale del Monastero Cistercense e dimostrandosi vivamente interessati ci hanno chiesto se all’interno di Parabiago esistesse un altro manufatto architettonico sconosciuto ai più e sempre chiuso, un po’ come la nostra Chiesa per poter creare un percorso ideale all’interno della città di Parabiago.

Abbiamo immediatamente pensato alla Villa Gaio proprietà privata, solo da alcuni mesi fatta vedere al pubblico. Ci sembrava che il percorso cittadino tra una grande valenza architettonica di arte sacra e l’espressione dell’abitare dell’alta borghesia locale fosse il connubbio ideale per far conoscere ai più le realtà artistiche della nostra zona, da sempre ritenuta sprovvista o per lo meno povera di qualsivoglia espressione artistica.

La nostra Associazione è riuscita a far visionare Villa Gaio alla Delegazione e si è offerta di preparare, con la collaborazione dell’Istituto Maggiolini, I giovani studenti che facessero da ciceroni ai due manufatti architettonici.

Veniamo ora a conoscenza che la Villa Gaio è stata inserita tra le mete delle Giornate di Primavera del Fai e quindi ci rammarichiamo che un bene di tutti noi sia stato escluso mentre si è privilegiato un bene privato e che la nostra città abbia perso un’occasione per far vedere con occhi nuovi sia ai suoi cittadini che al territorio limitrofo un Monumento Nazionale dimenticato.

La Fabbrica di Sant’Ambrogio