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PETIZIONE DEI MOBILITATI AL MINISTRO DEL WELFAR E APPELLO ALLA SOCIETA’ CIVILE

21 Novembre 2011

Siamo all’alba di una nuova riforma pensionistica che modificherà l’attuale sistema di welfar.

Come tutte le riforme crea una punta di angoscia per chi si trova coinvolto. Crea una legittima paura anche perché va a toccare dei diritti che erano acquisiti e consolidati da anni. Crea paura perché la pensione riguarda da vicino lavoratori che hanno trascorso una vita anche col miraggio di trascorrere una vecchiaia serena e tranquilla.

C’è la consapevolezza che negli anni i tempi cambiano si evolvono, nel bene o nel male, questo non lo sappiamo, ce lo dirà la storia. Ma questa consapevolezza non ci deve portare a pagare salato questo cambiamento. In tanti, in troppi in questo paese non hanno contribuito come hanno contribuito i lavoratori dipendenti, ed è lì che bisognerebbe colpire. Vogliamo ricordare che i lavoratori sono stati messi in mobilità a seguito di situazioni di crisi aziendali, hanno pagato un prezzo e oggi rischiano di pagarne un altro se non ci saranno cambiamenti.

Nessuno di noi si tirerà indietro per il bene comune, pretendiamo però quel rispetto che ci è dovuto e chiediamo pertanto solamente tre piccole cose, che in presenza di una riforma non hanno ragione di esistere perché impediscono ai lavoratori in mobilità di accedere alla pensione.

• ABOLIZIONE DELLA LEGGE 122/2010
• FIRMA DEL DECRETO PER LA COPERTURA FINANZIARIA DEI MESI SCOPERTI
• ESCLUDERE I MOBILITATI DA FUTURE RIFORME PENSIONISTICHE.

A sostegno di queste legittime richieste firmate e fate firmare la petizione che i mobilitati hanno proposto e indirizzato al Sig. Ministro del Lavoro.

Come firmare la petizione on line: 
http://www.petizionepubblica.it/?pi=P2011N16810 o attraverso il sito dei mobilitati cornuti e mazziati: www.mobilitaticm.magix.net/website  

Confederazione Unitaria di Base  
 

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