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NO ALLE GALLINE OVAIOLE NEL PARCO DEL ROCCOLO: DIFENDIAMO IL TERRITORIO

11 Novembre 2011

Il PD ha da sempre espresso la sua ferma contrarietà alla realizzazione di un allevamento intensivo di galline ovaiole nel territorio del comune di Busto Garolfo, al confine coi comuni di Canegrate e San Giorgio su Legnano.

Le dimensioni dell’allevamento (328.000 galline) e la vicinanza alle abitazioni ed alle attività economiche sono fonte di viva preoccupazione per i problemi igienico-sanitari derivanti da una tale attività: aumento dei livelli di ammoniaca nell’aria, emissioni di odori, diffusione di insetti e roditori, smaltimento della pollina, con tutte le conseguenze e rischi che tali fenomeni comportano per la qualità della vita e la salute delle persone.

La scelta di creare un allevamento intensivo all’interno del Parco del Roccolo costituisce inoltre un’inaccettabile aggressione alla più grande area verde del nostro territorio. Contro di essa si sono mobilitati oltre 5.000 cittadini firmando la petizione promossa dai comitati sorti a tutela del parco, analoga contrarietà è stata espressa dalla direzione del Roccolo e da tutte le amministrazioni locali.

Il rischio che venga realizzato questo allevamento è anche figlio della “debolezza” delle forme giuridiche adottate per tutelare e valorizzare l’ambiente.

Il P.L.I.S. è il mezzo più immediato che le amministrazioni locali posseggono per salvaguardare le aree verdi, ma esso non fornisce sufficienti strumenti per impedire la realizzazione al suo interno di un’attività produttiva che, seppur definita agricola secondo i termini di legge, ha caratteristiche fortemente industriali. Di fronte a tale situazione tocca alla Politica ed ai suoi attori affermare il principio che, per questo nostro territorio fortemente urbanizzato, la tutela dell’ambiente è fondamentale.

Nel tavolo politico, tenutosi a Busto Garolfo lunedì 7 novembre, si è avuta la prima conferma di questa unità d’intenti. Tutte le forze politiche presenti, PD, SEL, PdL, Lega, hanno espresso all’unanimità la contrarietà alla realizzazione dell’allevamento. Ora è indispensabile che tale dichiarazione di principio non resti sulla carta, ma si concretizzi nelle apposite sedi istituzionali.

I tempi imposti dal procedimento sono brevi. Tutte le forze politiche sono chiamate ad esprimere la loro contrarietà nei consigli comunali, specie laddove non è mai stata espressa una posizione ufficiale, in Provincia ed in Regione. Solo così riusciremo a difendere il Parco del Roccolo, il nostro territorio.

Giuseppe Elia
Coordinatore PD – zona Legnanese  

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