E’ davvero un buon segnale, e lo affermo lontana da ogni polemica, per il grande significato che contiene: in un momento di così difficoltosa situazione finanziaria, le famiglie sanvittoresi, a parte i pochi casi che accederanno al fondo anticrisi, sono in grado di affrontare senza grossi problemi i maggiori oneri previsti dalle nuove tariffe.

Non posso, però, evitarmi una domanda: a fronte della positiva rivisitazione copernicana della mensa che realizzò l’Amministrazione Bravin:
Installazione e messa in opera della cucina “in loco” onde evitare, come avveniva da anni, i gravi problemi dei pasti “trasportati”;
Introduzione della card, a totale tutela della privacy, con un positivo beneficio sull’equilibrio psico-fisico dei ragazzi, non più “diversi” per il colore del buono pasto ma “alla pari” all’interno del gruppo classe (la card, adottata ora dalla maggior parte delle amministrazioni, si è, inoltre, dimostrata un efficace strumento di risparmio per le casse comunali rendendo non più necessario l’ utilizzo di personale per la raccolta e il conteggio dei buoni);
Introduzione nel capitolato di alimenti biologici; introduzione di un tecnico alimentarista per il totale controllo di cibi e derrate;

In considerazione del rilevante e fondamentale investimento effettuato che avrebbe, da solo, giustificato una significativa lievitazione delle tariffe, come mai furono sollevate tante contestazioni per un aumento che riguardava SOLO la fascia ISEE più alta? (L'aumento applicato si aggirò intorno al 17% senza alcuna rivalutazione ISTAT; quello attuale è pari al 13,7% con aumenti annuali automatici, per tutte le fasce di reddito, all'inizio di ogni anno scolastico)

Alla luce di quanto sopra, tenuto conto che la situazione economica di quel periodo si presentava più favorevole di quella attuale, vien proprio da pensare, ahimé, che le fortissime rimostranze emerse furono fortemente “sollecitate”: qualcuno, dietro la maschera della disponibilità e dell’impegno in ambito scolastico, seminava malcontento in previsione della propria campagna elettorale, totalmente privo di quell’onestà intellettuale che, semplicemente, avrebbe fatto riconoscere l’eccezionale impegno dell’Amministrazione nel favorire le famiglie sanvittoresi, limitando l’aumento, giustificato e accettabile, alla fascia ISEE più alta.

Cordiali saluti

Daniela Rossi, assessore alla cultura e all'istruzione nell' Amministrazione Bravin