Smentiamo subito alcune affermazioni palesemente false. “Il parcheggio è dalla parte opposta dell’ospedale…”. E’ vero il contrario. Il parcheggio visitatori di Amga si trova esattamente di fronte alla rampa di accesso coperta del nuovo Ospedale, e non dalla parte opposta.

Come Lei ha saggiamente ricordato, per chi arriva in Ospedale con il mezzo privato esiste un sistema di prenotazione carrozzine alla guardiania: basta segnalarne l’esigenza, e all’ingresso ci sarà un volontario e una carrozzina pronta a disposizione. Il volontario accompagnerà la persona dove richiesto: sia per un “esame di controllo alle carotidi” (come nel caso dello zio), sia per la terapia di dialisi.

Sempre in tema dialisi, la Signora Caterina ci chiede a chi è riservato il piccolo parcheggio posto di fronte al reparto. Risposta: non alle dirigenti, per non rovinarsi “i tacchi delle scarpe firmate” ma al personale disabile che lavora in Ospedale (e che calza scarpe la cui provenienza non sta a noi verificare).

Stante così le cose, smentiamo un altro passaggio della lettera: “i dializzati dopo quattro ore di terapia non hanno la forza di fare chilometri a piedi per recarsi all’auto che lo riporta a casa”. Nessun dializzato è obbligato “a fare chilometri”, poiché il loro accesso al reparto avviene in soli tre modi: o con il mezzo privato (e dunque possono usufruire del servizio di carrozzine), o con i mezzi delle associazioni di volontariato, oppure con i mezzi di soccorso delle varie Croci. Come succede, per altro, nel caso del Signor Franco Riganti. Trasportato usualmente nel reparto di Dialisi del nuovo Ospedale di Legnano attraverso una lettiga della Croce Italia, di Bernate Ticino.

Cordialmente salutiamo.

Dottor Ettore Presutto,
dirigente amministrativo Ospedale di Legnano 

Egregio Dottor Ettore Presutto, La ringrazio per tutte le delucidazioni che mi ha dato, non mancherò di ‘segnalarLe’ a tutti coloro i quali hanno firmato la lettera che è stata pubblicata su Legnanonews…

Io forse avrò sbagliato ad indicare l'entrata dell'ospedale (che non è poco!!!!), mi scuso e chiedo venia per l'errore!!!! (si vede che le informative dell'ospedale sono fatte solo per laureati ed io non lo sono).

Ma forse, Lei dovrebbe ‘scendere’ dalla cattedra ed avere un po' di umiltà e cercare di mettersi nei panni di tutti quelli che hanno firmato la lettera…45 stolti!!!

Le ricordo che, come ho ‘indicato’ nella stessa: ‘Questa lettera è stata scritta in parte al singolare ed in parte al plurale… non è un errore… E’ UNA SCELTA BEN PONDERATA! Chiedo AIUTO per un singolo, al fine di arrivare ad aiutare MOLTI!!! ‘

Vorrei anche ringraziarLa per avermi ricordato che mio zio viene trasportato dal servizio lettiga ‘Croce Italia’ di Bernate Ticino (che tra l'altro voglio ringraziare a nome mio e della mia famiglia perchè, professionali e sempre disponibili!!! e con un'umanità veramente ECCEZIONALE)… non era assolutamente mio pensiero omettere questo particolare!!!! Nello specifico, mi riferivo ad un esame… (se Lei ha ben letto… visto tutte le citazioni…ed in quel caso, non abbiamo chiamato il servizio lettiga…).

Comunque, mi perdoni, ma non ho voglia di continuare in questi ‘battibecchi da cortile’, non credo che siano utili a nessuno. Come si suol dire: ‘Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire!!!’

Piuttosto, si ponga una domanda: ‘perchè queste persone ci hanno scritto? Per puro divertimento? Perchè non avevano altro da fare?’

Confido in Lei e in tutti coloro che hanno a cuore le persone che stanno male e quindi più deboli ed indifese…

Ci pensi su… Dottor Ettore Presutto… faccia in modo, che le informative diventino più semplici e comprensibili… e vedrà, che tutto sarà più semplice… e sicuramente, le lettere che arriveranno saranno solo ‘Note di Encomio’!!!

La ringrazio per l'attenzione e La saluto cordialmente.

Caterina Ferazzini