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RICOSTRUZIONE IN NOME DEL POPOLO ITALIANO: LE PROPOSTE DEL PD

27 Ottobre 2011

“Un grande Paese merita un futuro migliore”: guidati da questo slogan, i circoli del Partito Democratico dei comuni del Legnanese hanno iniziato nello scorso fine settimana una grande mobilitazione che culminerà nella manifestazione nazionale del 5 novembre a Roma. Di fronte alla grave crisi che i cittadini e le famiglie italiane vivono sulla loro pelle, la politica è chiamata ad assumere provvedimenti certi e giusti per superare la drammatica situazione in cui versa l’Italia.

Invece, ogni giorno che passa, l’attuale governo, diviso al suo interno e dominato da logiche di sopravvivenza personale, dimostra la sua totale incapacità. Le poche risposte finora date sono insufficienti, sbagliate ed inique: mancano provvedimenti che favoriscono la crescita economica; inoltre i tagli orizzontali agli enti pubblici, la riduzione dei servizi, l’aumento delle tariffe introducono una forma occulta di tassazione indiretta che colpisce i ceti medi e bassi. La ricetta di PdL e Lega è chiara: ancora una volta a pagare la crisi sono chiamati sempre gli stessi; chi ha di meno è chiamato a dare di più, mentre chi ha di più continuerà ad avere sempre di più.

Nei banchetti che si sono svolti lo scorso fine settimana (a Busto Garolfo, Canegrate, Cerro Maggiore, Dairago, Nerviano, Parabiago, Rescaldina San Vittore Olona), abbiamo toccato con mano l’esasperazione dei cittadini, stanchi di una politica inconcludente che si parla addosso, ma con orgoglio abbiamo presentato loro le tante proposte concrete del PD per garantire a tutti un futuro migliore.

Innanzitutto la politica è chiamata a dare l’esempio, deve dimezzare il numero dei parlamentari, tagliare i costi superflui ed eliminare i privilegi.

Occorrono poi misure per il rilancio dell’ECONOMIA. Il PD propone la sua ricetta fondata sui valori dell’equità e dello sviluppo sostenibile: il contributo di solidarietà sui 105 miliardi di euro condonati nel 2009 da destinare agli investimenti dei comuni; la lotta vera all'evasione fiscale, attraverso la tracciabilità di tutti i pagamenti sopra i 300 euro, così da recuperare le risorse per diminuire i costi del lavoro stabile, combattere la precarietà e ridurre l’Irpef in primis per le mamme lavoratrici; una politica industriale per l’innovazione tecnologica e la ricerca.

Legato al rilancio economico del Paese, c’è la necessità di restituire valore e dignità al LAVORO. Il progetto “precarietà zero” prevede l'eliminazione progressiva del vantaggio del costo del lavoro precario rispetto al lavoro stabile e l'introduzione di un salario minimo per legge per i lavoratori non coperti da un contratto collettivo, per i contratti a progetto e per gli stages. Inoltre bisogna promuovere l’occupazione femminile e sviluppare politiche attive del lavoro per favorire inserimento e reinserimento al lavoro.

Un ruolo centrale hanno poi le POLITICHE SOCIALI, che devono essere un fattore di sviluppo, di coesione sociale e di redistribuzione del reddito che pongano al centro la persona e la famiglia. Le politiche pubbliche devono definire i livelli essenziali delle prestazioni.

Occorre realizzare le condizioni per poter conciliare vita familiare e vita lavorativa, a partire dal potenziamento degli asili nido. Queste sono solo alcune delle proposte concrete del PD che, di fronte alla crisi, non sta a guardare una maggioranza parlamentare che affossa il Paese, ma propone le sue proposte per il bene dell’Italia ed il futuro delle giovani generazioni.

La mobilitazione straordinaria dei Circoli Pd locali proseguirà fino alla manifestazione nazionale “Ricostruzione. In nome del popolo italiano” che si terrà il 5 novembre a Roma, in piazza San Giovanni.

Il prossimo appuntamento locale sarà sabato mattina, 29 ottobre, presso il mercato di Legnano

Giuseppe Elia
Coordinatore PD – zona Legnanese 

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