“Il fatto che modifichi il nome non ci fa ne caldo ne freddo: può chiamare il gruppo consigliare anche “Pippo” che per noi è la medesima cosa! E’ stato eletto senza vincolo di mandato e in Consiglio faccia quel che vuole, visto che del “gruppo” è l’unico componente.
Quello che sarebbe curioso sapere, piuttosto, è se ha titolo a fregiarsi del simbolo del PDL…
Quello che meraviglia è il tono usato nei confronti di persone che gli hanno portato i voti necessari per la sua elezione in consiglio e la violenza verbale usata da Dall’Ava non è spiegabile, se solo si pensa che in cinque mesi non l’ha mai usata neppure nei confronti della maggioranza.
Polemiche e chiacchiericcio per noi stanno veramente al bar, mentre per il giovane consigliere sembra che siano l’essenza della politica, visto che si fida più del parlottìo delle comari che delle discussioni faccia a faccia.
Da parte nostra, non abbiamo cambiato modo e strumenti per far sentire la nostra voce, che sono gli stessi da sei anni a questa parte, pertanto il “dissociarsi tardivo” di Dall’Ava suona come uno strumentale pretesto per disfarsi di persone che ritiene ingombranti: bella gratitudine, viene da dirsi!
Se non condivide le critiche per come vengono utilizzate le già scarse risorse economiche dei comuni significa che è d’accordo con questo andazzo: ma questo è un problema suo. La cosa curiosa è che per farlo usa le medesime argomentazioni del Sindaco e questo è francamente stucchevole…
Noi non ci siamo mai permessi di sbattere il suo nome sui giornali mentre lui si è sentito libero di farlo nei nostri confronti. Non ci resta che augurargli buon lavoro e suggerirgli più assiduità nel frequentare commissioni e assemblee e maggior dimestichezza con gli atti che andrà a votare.

Il Direttivo di Nerviano Viva