«Le primarie, in alcune importanti realtà che le hanno sperimentate, hanno dimostrato inequivocabilmente una cosa -spiega Sergio Beniani, portavoce del Forum-: il candidato che ne esce vincitore è più forte, ha più chance nella competizione elettorale, proprio in virtù dell'investitura che gli hanno dato i cittadini. Il vincitore delle primarie ha già accorciato in modo significativo quella distanza che separa il ‘politico’ dalla comunità amministrata; ha già ascoltato esigenze, suggerimenti, domande che i cittadini pongono a chiunque si candidi per una carica pubblica. Il vincitore delle primarie ha già sintetizzato in una sua idea di città quanto raccolto durante le settimane di competizione all'interno di un'area politica, di una coalizione o di un partito. L'elettore delle Comunali sa quindi con maggiore esattezza chi vota e per quale proposta di città esprime la propria preferenza».

È un percorso, questo, che il Forum per Canegrate propone, perché anche in questa città come in altre realtà, piccole o grandi che siano, la sintonia fra amministratore e amministrati deve essere massima e la spinta che si tradurrà in atti per la collettività deve partire dal basso, da quel popolo che è riconosciuto sovrano di nome ma che, di fatto, si ritrova a essere spettatore. Ed è una visione coerente con le necessità del momento: le amministrazioni locali, quelle più vicine al cittadino, sono quasi tutte sull'orlo della bancarotta; una situazione di grave impotenza aggravata dall'ultima manovra del Governo Berlusconi. Il Forum di Canegrate risponde a questo stato di fatto rilanciando un'idea e una pratica dell'ente locale come governo di prossimità e prossimità di governo, ossia come momento di reale sovranità della cittadinanza e come realizzazione sostanziale della democrazia. Il primo passo da compiere in questa direzione è proprio la scelta dal basso del candidato sindaco, le primarie.

Nel proporre questo metodo, per giungere alla scadenza elettorale di primavera, il Forum di Canegrate vuole da subito offrire alla città alcuni spunti di riflessione da declinare in un programma di legislatura:
– Federalismo municipale e Patto di stabilità: allargamento della governance alle diverse espressioni della società locale e profonda revisione del Patto di stabilità
– Democrazia partecipativa e diretta: esperienze come il bilancio partecipato sono fondamentali per stabilire rapporti proficui fra bisogni sociali e istituzioni e per veicolare e esigenze dei soggetti più deboli e meno ascoltati nel progetto di comunità locale
– Stop al consumo di territorio: lo sfruttamento della risorsa territorio impoverisce la comunità; soltanto la sua valorizzazione consapevole e condivisa può creare benefici per tutti. La comunità locale non deve soltanto partecipare alla progettazione del proprio ambiente ma costruirlo direttamente
– Imprese solidali e finanza etica: la nuova amministrazione dovrà dare voce anche a imprese a finalità sociale ed etica per costruire, su base locale, un'economia solidale e di eccellenza
– Nuovi stili di vita: un'economia realmente sociale è presupposto irrinunciabile per saldare un'alleanza fra municipio e società locale e per realizzare, attraverso il risparmio energetico, il consumo consapevole, la valorizzazione dei prodotti equo solidali, modelli di vita e consumo autosostenibili
– Questione sociale del lavoro e gestione pubblica dei servizi: tema imprescindibile sarà il ruolo dell'ente Comune di fronte alla crescente precarizzazione in atto nel mondo del lavoro; un ruolo attivo, da giocare nella valorizzazione delle imprese a finalità sociale (volontariato, associazionismo, cooperazione) all'interno della produzione e gestione dei servizi pubblici e nella promozione di forme lavorative che garantiscano stabilità contrattuale
– Legami sociali contro le nuove povertà: un vero autogoverno locale è possibile soltanto in presenza di coesione sociale; da qui la necessità di una politica per la redistribuzione dei redditi a favore delle fasce meno abbienti
– Integrazione per una società multietnica: l'autogoverno locale non si realizza senza la piena inclusione di tutte le forze attive della cittadinanza. Da qui la necessità di promuovere forme di partecipazione degli immigrati alla vita pubblica e di politiche del lavoro e della casa che elimino discriminazioni e realizzino nuove forme dell'abitare e della produzione dei beni

Forum per la Sinistra di Canegrate