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NUOVE LINEE BUS LOCALI: TANTO FUMO… POCO ARROSTO

21 Settembre 2011

Dal 16 al 22 settembre al via la “Settimana Europea della Mobilità Sostenibile” in cui l’obiettivo primario è quello di incoraggiare i cittadini all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata per gli spostamenti. Slogan: “In città senza la mia auto”!

Tutto questo è tratto da un articolo che appare da alcuni giorni sulla pagina web di legnanonews. Già, ma tutto questo a Vostro avviso è possibile anche a Legnano, dove il trasporto pubblico, da alcuni mesi a questa parte, è al centro di grande sponsorizzazione da parte dell’Amministrazione Comunale in carica?

Personalmente, dopo un’attenta analisi delle attuali condizioni in cui versa il trasporto urbano gestito dalla storica STIE (da sempre gestore dei bus cittadini), qualche dubbio sull’ipotesi di lasciare in garage l’auto e prendere invece il bus per gli spostamenti cittadini mi balena nella mente … e Vi spiego anche, cercando di evidenziare, nella maniera più obiettiva possibile, le motivazioni che mi spingono ad affermare tutto questo.

Dallo scorso mese di luglio è stato totalmente riorganizzato il sistema dei pullman urbani, anche a seguito delle Manovra Finanziaria attuata dal governo centrale che ha imposto agli Enti Locali ingenti tagli alla spesa pubblica. Questo, a mio avviso, ha costituito una seria occasione per il rilancio della competitività del trasporto pubblico in contrasto alla mobilità privata, che tuttavia solo in parte è stata colta dai tecnici (e politici) di palazzo Malinverni. Questa “rivoluzione” ha fatto si che in Città le storiche linee (1, 2A, 2B, 3, 4, 5, 6 e 11) lasciassero il posto alle nuove A, B, C, H. Orario grosso modo cadenzato ogni 30’, interscambi nei punti nodali per una maggiore raggiungibilità dei vari rioni, prolungamento sino alle 20.30 (addirittura le linea H sino alle 21.00) sono i punti focali di questo rinnovo. Alle citate linee si sono aggiunte, con l’apertura dei maggiori istituti scolastici, S1 ed S2, con frequenza limitata a certe fasce orarie, a corollario delle quattro linee di punta.

Viste queste premesse, chi potrebbe dirsi insoddisfatto di una simile “rivoluzione”, che, addirittura a fronte di minori trasferimenti da parte di Roma-Capitale, è stata in grado di fornire un servizio tanto migliorativo rispetto al passato?!? Forse è il caso di analizzare nel dettaglio … per sperare si possa escludere l’applicabilità del famoso proverbio “tanto fumo … ma poco arrosto!”.

– Capitolo frequenze: anzitutto è vero che le linee hanno cadenze ogni ’30 minuti … peccato però che tutti i sabati (giorni di mercato, non dimentichiamolo), se togliamo la fascia oraria in cui gli studenti rientrano da scuola, tutte le linee (eccetto la H) assumono frequenza oraria (dunque tempi di attesa esattamente raddoppiati!) come mai prima si era visto in città! E la domenica? Autobus ogni ora… ma solo per tre linee su sei: infatti la linea C non effettua servizio per tutta l’intera giornata mentre le due linee S, anch’esse svaniscono.

– Capitolo fermate: Queste linee inoltre, finalmente (osiamolo pur dire) coprono vie che, prima della loro istituzione, erano assai scomode per coloro che, volenti o nolenti, dovessero ricorre al mezzo pubblico. Peccato solo che, in alcuni casi, vi transitino e basta … demandando le fermate a punti lontani e del tutto poco pratici: è il caso delle linee C ed H che, per, pur transitando per il “cuore pulsante” della città costituito da piazza Monumento e corso Italia, non vi effettuino alcuna fermata con la motivazione (assurda) dell’esistenza della corsia riservata ai ciclisti. Gli utenti del servizio pubblico sono così costretti, sotto sole o pioggia, a camminare per centinaia di metri per raggiungere le fermate di via Barlocco (Esselunga) da un lato, o piazza del Popolo dall’altro. In quanti altri casi, addirittura interni alla nostra città (vedi esempi di via Sardegna, via Parma, via Bainsizza, etc) la soluzione si è invece trovata con un’applicabilità tanto semplice! Analogo discorso vale per entrambe le linee S, che transitanti in un quartiere assai popoloso come quelle ai margini di via San Bernardino, “tirino dritto” da via Alberto da Giussano sin quasi a via Firenze. Resta invece, ancora una volta, non adeguatamente collegata la piscina comunale di viale Gorizia (alle cui spalle, in piazza 1° maggio, vengono allestite fiere, giostre, esposizioni, etc. sia nello spazio sterrato che all’ interno del rinnovato Castello), così come resta “dimenticato” il rione legnanese posto a ridosso del centro commerciale GranCasa (zona canile comunale).

– Capitolo segnaletica: molto è invece stato fatto per quanto riguarda i pali di fermata, che eccetto per colpa di alcuni (rari) atti di vandalismo risultano oggi tutte provviste di indicazioni ed orari (eccetto le linee S nel cui caso, purtroppo, pare non esistano da alcuna parte se non nelle intenzioni dell’Amministrazione Comunale). Diverso è il discorso display posizionati sul frontale dei mezzi: sono ormai trascorsi tre mesi dall’attivazione di queste nuove linee … ed il 100% degli autobus ha i display totalmente spenti e sostituiti con fogli in formato A4 incollati sul parabrezza (ciò significa che lateralmente e, soprattutto, posteriormente, la linee non è decifrabile): è così complesso, nel 2011, prevedere un aggiornamento di questi apparati elettronici oltretutto previsti nel contratto di servizio sottoscritto fra cliente (Comune di Legnano) e fornitore (STIE) nel 2008? Per non parlare dei piccoli display interni, mai attivati, tanto con le vecchie linee quanto con le nuove. E le famose fermate “intelligenti” che dovevano essere posizionate (vedi capitolato di gara, sempre) nei punti “nodali” del tracciato? Saranno forse quelle extraurbane che, ancora oggi, giacciono inutilizzate con la scritta “prove tecniche in corso” lungo corso Sempione o Corso Italia?

– Capitolo mezzi: se le linee sono state totalmente cambiate … lo stesso non si può dire degli autobus (purtroppo): i mezzi appaiono in condizioni molto precarie, sporchi internamente ed quanto esternamente, malconci di carrozzeria e soprattutto, in moltissimi casi, emettono denso fumo nero degno di motorizzazioni certo non Euro 5! Gli stessi mezzi, capitolato di gara “alla mano”, dovevano portare la marchiatura “CITTA’ DI LEGNANO” nonché la banda verde regionale ben in vista sulle fiancate … Ma, anche in questo caso, non sempre tutto ciò viene rispettato. Non parliamo poi dei guasti … che, con l’avvio delle nuove linee, sono tutto fuorché diminuiti, causando molteplici salti corse prima che il mezzo venga sostituto. Mi chiedo ora, ancora una volta come mai quanto previsto in sede di offerta non venga fatto rispettare dal contraente (ovvero il Comune di Legnano = cittadinanza)?

– Capitolo biglietti: è noto ormai che, sempre a seguito della famosa Manovra Finanziaria, i tagli hanno comportato un aumento dei biglietti (basti pensare al caso Milano in cui la Giunta Pisapia ha decretato l’innalzamento del biglietto a ordinario a 1,50€ con validità 90’), e così, anche se (logicamente) in misura minore, è avvenuto anche a Legnano, portando il biglietti da 60’ (non più 70 come in passato!) al costo di 1,20€ ! E la tanto attesa possibilità dell’acquisto a bordo (cosa per altro, anche in questo caso, prevista nel contratto di servizio vigente)? Una farsa colossale, basti pensare che delle emettitrici di bordo che fecero capolino sui bus alcuni anni fa non è rimasta alcuna traccia.

Siamo ancora sicuri, alla luce di quanto sopradescritto, che non si debba applicare il famoso proverbio citato in premessa?
Una domanda sorge spontanea: se esiste un contratto di servizio tutt’ora in corso in cui il Gestore (STIE) si impegna ad erogare un servizio con precise caratteristiche (in termini di affidabilità, puntualità, attenzione all’ambiente, etc.) a fronte di un compenso annuale stabilito a seguito di gara d’appalto pubblica … perché il cliente affidatario (Comune di Legnano = Sindaco/Assessore/Comandante Polizia Locale a rappresentanza dell’intera cittadinanza) pare facciano di tutto per non fare applicare le regole?
In un Paese normale, chi non rispetta un contratto regolarmente siglato, paga delle penali, alle volte anche di cospicua entità: è questo quello che accade a Legnano?

Sarebbe molto interessante riuscire, almeno per una volta, a capire le motivazioni di tanto immobilismo su una tematica così importante e troppo spesso dimenticata. Ringraziando per il tempo dedicato alla lettura di questa mia email, porgo i più sinceri saluti.

In fede

Mauro Colombo 

L'argomento del nuovo TPL è di particolare attualità e ci stanno arrivando in casella email diverse lettere di utenti che manifestano un generale malessere. 
Il sig. Colombo qui sopra ha dettagliato una situazione ricca di negatività, condivise da altri legnanesi che ci hanno scritto.
Una lettrice segnala ad esempio l'urgenza di una Linea S – bis per evitare che tanti giovani studenti dell'Oltrestazione rimangano a piedi in quanto il bus proveniente dalla Mazzafame già in via Vespucci è strapieno.
Un altro lettore lamenta di nuovo l'assenza di qualsiasi linea e fermata nell'Oltresempione. 
Un altro ancora si chiede perchè non esista in città un ‘ufficio trasporti’, preferendo invece ‘demandare tutto quanto alla Polizia locale che ha già nella sua agenda problemi di ben altra natura…’.
Insomma, oggi, il tema è tra i più dibattuti e tra i più chiacchierati anche con eccessive lacune conoscitive da parte dei cittadini: il sig. Colombo, ad esempio, dà per scontata la possibilità di acquistare biglietti sugli autobus, quando invece è ancora tutta da discutere per questioni sindacali.
Di sicuro, sta passando in secondo piano l'impegno di Comune e Stie in un momento di grande difficoltà economica e di tagli ai finanziamenti locali.
E' un po' il dispiacere manifestato in maniera molto sottovoce da chi ogni giorno sta lavorando per perfezionare il nuovo piano del trasporto pubblico locale e che cerca di ascoltare tutti per trovare adeguate soluzioni.
Noi crediamo che questo sia un piano ancora provvisorio e solo una costruttiva collaborazione tra autorità e cittadinanza potrà generare quei miglioramenti in grado di accrescerne il gradimento nell'utenza e di rendere giusto merito a quanti lo stanno gestendo con un quotidiano impegno. 
marco tajé

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