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MANOVRA ECONOMICA: LA PREOCCUPAZIONE DELLA FNP CISL

31 Agosto 2011

La Segreteria FNP Cisl Legnano-Magenta è fortemente preoccupata dalle proposte che il Governo, quotidianamente modifica, sul provvedimento della manovra economica per il risanamento del debito pubblico. Le ultime correzioni al testo della manovra presentato a metà agosto, anziché portare miglioramenti verso una “maggiore equità” di fatto le modifica in peggio. Ancora una volta, si interviene sui lavoratori e sulle pensioni attraverso il mancato riconoscimento del periodo del servizio militare (obbligatorio per legge) e del riscatto degli anni di laurea (pagando i contributi) ai fini della pensione di anzianità.

Se proprio si deve fare una riforma strutturale del sistema previdenziale occorre rivedere anche i privilegi, tutt’ora esistenti, che riguardano la classe politica. Deputati, senatori ecc. che godono di periodi e di età pensionabile ben più favorevoli rispetto ai lavoratori, compreso l’importo dell’assegno; se vogliamo parlare di sistema “equo e solidale”

Una classe dirigente che agisce con scelte contraddittorie, contrapponendo interessi dei cittadini per ricercare consensi elettori, anziché misure che contrastino l’elevata spesa della politica, l’evasione e l’elusione fiscale, che per quanto riguarda l’Italia la pone in cima alla classifica Europea, non è all’altezza di dare credibilità ai mercati e di governare il Paese. Preoccupano, inoltre, l’incertezza sui trasferimenti alle Regioni ed ai Comuni contenuti nella manovra di Bilancio, unitamente al Federalismo fiscale. Questi provvedimenti, così come articolati, porteranno ad un peggioramento della quantità e qualità dei servizi sociali e socio sanitari a livello locale.
Per le famiglie vi è il rischio che, oltre ad avere difficoltà nella fruizione dei servizi, ci sarà un aumento della spesa determinata non solo dagli aumenti dei ticket sanitari, già in vigore, ma anche da aumenti delle tariffe e delle tasse che gli enti locali applicheranno.

Una manovra che inciderà pesantemente anche sul diritto di “cittadinanza sociale” non solo per i suoi risvolti economici, ma anche per la mancanza di “solidarietà” che sappia promuovere le energie e le risorse delle persone, che tenga conto della composizione delle famiglie, delle loro condizioni economiche, redditi e patrimonio, senza continuare a perseguire forme di assistenzialismo e trasferimenti monetari.

Uno Stato sociale unitamente ad una riforma complessiva del sistema fiscale capace di interpretare i bisogni delle persone e delle loro famiglie avrebbe un effetto positivo sull’occupazione, in particolare quella femminile e sui giovani La Cisl Nazionale, come prima risposta a queste iniquità ed all’atteggiamento del Governo, ha organizzato una manifestazione a Roma, con un presidio a Palazzo Madama, nella giornata di domani primo settembre. 

PENSIONATI CISL

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