Ebbene, Sara contesta quanto da noi riferito e scrive: ‘Durante la festa in piscina organizzata dall'Oratorio non sono mai stata omaggiata di nulla da parte delle castellane. In primo luogo perchè da dove mi trovavo non c'era acustica e non ho sentito di essere chiamata, ma soprattutto perchè in seguito non ho ritenuto opportuno accettare un regalo da persone che si erano permesse di offendermi e di aggredirmi verbalmente per un ipotetico errore che potevo aver commesso e di cui mi ero anche scusata’.

Pur lasciando al lettore il compito di interpretare lo scritto di Sara Rovelli Garavaglia, ci teniamo a ribadire quanto da noi visto e sentito durante la serata. Ebbene, ripetiamo che, durante le premiazioni, l'ex gran dama di grazia magistrale è stata oggetto di un lungo applauso da parte delle castellane e dei presenti (anche questo significa essere omaggiati…) ed inoltre, dopo vari inviti non accolti a presentarsi al posto delle premiazioni, la castellana di S.Magno di persona le ha consegnata un dono. Se poi questo omaggio non è stato accettato, come Sara stessa scrive, questo, almeno per noi, non toglie nulla al valore dell'atto compiuto dalle castellane.

La seconda parte della lettera è una lunga critica al Collegio dei capitani e delle contrade. Infatti, Sara Rovelli Garavaglia prende spunto da una affermazione a noi rilasaciata dal gran maestro Alberto Romanò (‘La serata conferma l'ottimo rapporto tra Oratorio, Collegio e Contrade. Una sinergia che permette di lavorare in armonia e di progettare nuove iniziative insieme nello spirito giusto‘) per criticare l'atteggiamento offensivo tenuto da alcuni componenti il Direttivo del Collegio, per sottolineare che l'Oratorio non ha mai ricevuto collaborazione dal Collegio, per invitare tutti ad evitare ‘bugie pietose, ridicole, ingiustificate e poco convincenti’.

marco tajé

Qui sotto la lettera di Sara Rovelli Garavaglia