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GIOVANI DEMOCRATICI: LA BELLEZZA DELLA DEMOCRAZIA

15 Luglio 2011

Gentile consigliere Ciapparelli,

proprio in questi giorni di “attacco finanziario” al nostro paese, come lei ha ricordato, abbiamo assistito al continuo richiamo del Presidente della Repubblica alla coesione a all’unità della classe politica per affrontare i momenti difficili che ci attendono.

Leggere sempre negli stessi giorni il suo scritto su questa testata mi ha fatto male, nel profondo, perché è stata la dimostrazione di quanto ancora la politica, con la 'p minuscola', del nostro paese deve ancora crescere. Perché se in Baaria viene detto che la politica è una cosa bella, a me piace pensarla, soprattutto per chi la fa per passione e volontariato, come “una cosa nobile”, e il suo scritto tenta di propugnare l’esatto opposto.

Lei, che è stato Capitano di Palio, e che ha sentito molte volte quel “lor signori” pronunciato con così tanto rispetto nelle manifestazioni pubbliche, non si sente a disagio ad appellare dei propri concittadini, donne e uomini che come lei si impegnano per il bene della città, come “questi signori” in tono così tanto dispregiativo e arrogante?

Mi hanno insegnato i miei nonni e i miei genitori che bisogna sempre cercare di dare l’esempio a chiunque per poter camminare con la schiena diritta e lo sguardo fiero di se stessi e tenere bene a mente che il rispetto, quando ci si rivolge ad altri, è fondamentale, sempre e comunque, soprattutto per chi riveste cariche pubbliche, soprattutto per chi è in politica.

Manca poco meno di un anno alle elezioni, ma se questo è il piede con cui partiamo, se iniziamo a criticare perché si dialoga coi cittadini, se ci si appella, ancora mostrando una arroganza e una irrispettosità disdicevole, venditori ambulanti, compratori di voti, terroristi psicologici – e mi fermo qui – allora sarà un’altra campagna elettorale fatta di insulti e tanta amarezza.

Sarà un’altra campagna elettorale in cui il confronto, sano, e le differenze di vedute, che sono il bene e la bellezza della democrazia, verranno sotterrate per far fiorire quella contrapposizione sterile e futile, quell’appellativo dell’altro come il male assoluto, quell’ infantilità in malafede che altro non porta ad un degrado ulteriore e, se non bastano le vicende nazionali a dimostrarlo, un ennesimo distacco della Politica, quella che dovrebbe essere con la P maiuscola, dalla società civile.

Discutiamo dei temi cari alla città, discutiamo del futuro della nostra Legnano, discutiamone convinti delle nostre differenze ma dimostrando quel rispetto che chiunque si impegni per il bene comune merita e che davvero la politica è una cosa bella, è una cosa nobile.

Lasciamo da parte queste volgarità e queste frasi pessime e tristi che ho letto in questi giorni, memori che dall’odio, dalla creazione del nemico e dall’intolleranza sono derivati i totalitarismi del novecento e che il rispetto reciproco ha portato, in tempi molto più difficili, comunisti e democristiani a scrivere la Costituzione della Repubblica Italiana.

Cordialmente,

Nicola Martocchia Diodati
Segretario Giovani Democratici del Legnanese 

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