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DOPO L'ING. RIBOLLA, UN'ALTRA VOCE A FAVORE DEL NUCLEARE

5 Maggio 2011

Leggo le dichiarazioni dell’ing. Ribolla (qui il nostro servizio). Presidente di “Energy Cluster”che sintetizza con parole molto chiare il suo, condivisibile, dissenso dalle decisioni del Governo di stabilire una moratoria sul programma nucleare.

Un lettore non condivide e la sua lettera (qui il testo) viene presentata con una domanda: scelta sbagliata, ma per chi ?

La risposta è già contenuta nelle parole dell’ing. Ribolla, ma visto che la domanda viene riproposta, mi permetto di riprendere l’argomento. Innanzi tutto la scelta della moratoria è sbagliata per me, per l’autore della lettera e per altri 60 milioni di italiani che da 25 anni pagano l’energia elettrica almeno un 40 % in piu’ degli altri cittadini delle nazioni confinanti , per la generalità delle imprese che hanno perso competitività e posti di lavoro, nonché per le aziende della “filiera” energetica che sono state praticamente azzerate, con perdita costosissima per tutta l’industria italiana della relativa tecnologia,nella quale potevamo vantare una posizione di privilegio in Europa. ( chiederlo per conferma agli ex dipendenti degli anni “80” e “90” di Tosi e Ansaldo)

Ma ci sono altre cose da ricordar :
1 ) Francia e Germania hanno fatto la loro piccola demagogia . dicendo che vogliono riflettere prima di costruire altre centrali nucleari. Ma intanto con quelle già esistenti e , per la Germania anche con quelle a carbone, che vanno avanti, non hanno nessun problema urgente. Anzi quelle esistenti, in parte vecchiotte. daranno margini nel conto economico ancora migliori compresi quelli sull’energia venduti all’Italia.

2 ) Nella lettera si paventano aumenti di costi nella sanità per curare i tumori provocati dal “nucleare”. Non risulta che nei paesi europei al di là delle Alpi e neppure nelle nostre regioni del nord “sottovento” alle altrui centrali si siano riscontrati’ tumori in misura superiore ad altre zone piu’ lontane dalle centrali.

3 ) Quanto alla panacea delle energie rinnovabili, come fatto notare dall’ing.Ribolla, ci costano e ci costeranno 6 miliardi di Euro all’anno ( diconsi 12000 miliardi delle vecchie lire ) per i prossimi 20 anni senza risolvere il problema della “fame” futura di energia elettrica… 6 miliardi di Euro all’anno per incentivare una soluzione tecnologica fortemente antieconomica ( altrimenti, perché incentivarla in modo cosi’ esagerato ? ) che stanno facendo la felicità dei piu’ “svelti” ad investire sulle spalle di tutti i contribuenti italiani e dei piu’ “furbi”che pretendono addirittura di essere pagati prima ancora di avere costruito gli impianti, specie al di sotto del 40# parallelo.

4 ) Il lettore esprime, infine, lecitamente, il desiderio di una buona qualità della vita Se continueremo a perdere competitività e posti di lavoro per difendere l’ideale del “no al nucleare” il problema incomincerà a risolversi automaticamente.perche poco a poco, ci ritroveremo a vivere come all’inizio del XX secolo con poche industrie, pochi soldi, poche comodità ma anche , ed è quello che piu’ mi preoccupa, con pèoca libertà, perchè ci sara qualcun altro, che approfittando della nostra debolezza, deciderà per noi.

Il nucleare è stato messo in discussione perché in Giappone, un’onda anomala ragionevolmente imprevedibile di oltre 15 metri ha danneggiato gravemente le centrali ma, che ha anche causato oltre 30000 morti , che però sembrano non interessare a nessuno. Certo è che se tale onda mostruosa si presentasse davanti alle nostre coste, la catastrofe sarebbe… ancora superiore, però continuiamo a costruire in riva al mare. Ma al nucleare si continua a dire di no.

Ma perché? Perché no!

Cordiali saluti

Carlo Tajana

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