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CAOS CERTIFICATI MEDICI: PER LA CGIL LE SCUSE DI FORMIGONI NON BASTANO

30 Aprile 2011


Nel mese di marzo il Presidente Formigoni ha provveduto ad inviare a tutti i cittadini, in attesa di riconoscimento di invalidità civile, una lettera di scuse per i disagi e i ritardi che si sono verificati, attribuendo gli inconvenienti ad una legge assunta a livello Nazionale, senza coinvolgere le Regioni.

In merito a ciò vorremmo precisare che come ogni legge dello Stato va rispettata anche se non gradita e potrebbe crea disagi per chi le deve applicare e non solo.

Dal mese di gennaio 2010 le domande e i certificati medici, trasmessi attraverso la sola via telematica, devono essere presentati all’INPS. Nel mese di agosto 2010 la Regione Lombardia e la Sede Inps Regionale hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per il trasferimento, a partire da ottobre 2010, della competenza alla concessioni delle provvidenze economiche delle prestazioni di invalidità civili all’INPS. Pertanto da gennaio 2010 tutte le domande vengono inviate all’Inps, poi trasmesse all’Asl per attivare gli accertamenti sanitari, anche con la presenza di un medico dell’Inps.

La legge aveva previsto che tutto l’iter dovesse avvenire nell’arco di 120 giorni. Il problema reale che ha determinato questo disagio è dovuto alle modalità di comunicazione tra Inps e Asl. I sistemi informatici dei due interlocutori non dialogano tra di loro e a distanza di quasi un anno e mezzo i problemi non sono ancora stati risolti. Il sistema di invio telematico, imposto alle strutture dei patronati doveva ridurre i tempi, e mettere in condizione gli operatori degli enti di erogare nei tempi previsti dalla legge.

Una lettera di scuse, in una situazione di difficoltà dovute esclusivamente alla mancanza di applicazione di una legge e di un protocollo d’intesa sottoscritto tra i due Enti, non può essere adeguata ai disagi che sono stati creati a tutti i cittadini che sono in attesa di risposte. La lettera sta creando ulteriori disagi agli stessi cittadini che sono stati invitati a rivolgersi alle ASL e agli operatori delle stesse ASL preposti a fornire tali informazioni.

Pertanto il nostro comunicato stampa chiede al Presidente Formigoni, che la legge e l’intesa di collaborazione vengano attuate, permettendo a chi è deputato alla definizione delle prestazioni di poterlo fare nel rispetto dei tempi previsti, senza rendere ulteriori difficoltà ai cittadini più esposti e fragili.

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