Quantcast

Ricerca

» Invia una lettera

SALVATORE FORTE, LA POLITICA LOCALE E ALCUNE DOMANDE AL PAESE

13 Aprile 2011


Il portavoce del circolo di Legnano del Partito Democratico, in una lunga lettera inviata agli iscritti, agli elettori delle primarie, ai simpatizzanti ma anche ai critici del partito, riflette sugli ultimi avvenimenti locali e cerca di illustrare ai destinatari il punto di vista del partito. Lo fa perché ‘il lavoro istituzionale di un partito di opposizione è spesso oscuro e poco visibile. E anche la presenza in piazza dei militanti non è sufficiente a raggiungere un elevato numero di cittadini interessati alla cosa pubblica’.

Di seguito le riflessioni sul bilancio e altre questioni d'attualità

Bilancio di previsione 2011
Il Bilancio 2011 è stato approvato dal Consiglio Comunale di Legnano così come era ragionevole aspettarsi. Anche l’aumento dell’asprezza del dibattito era da mettere ragionevolmente in conto: in momenti così “altamente politici” il dibattito dovrebbe diventare politicamente e culturalmente più “alto” e più “franco”. Il dibattito è stato invece “altamente” più aspro, povero politicamente e culturalmente “lasciamo perdere”: talmente più aspro che i rappresentanti di 2 gruppi consiliari di minoranza hanno abbandonato l’aula non più disponibili a subire gli attacchi di componenti della maggioranza, non partecipando così al voto finale in segno di protesta (una posizione, che pur comprensibile, non è stata scelta anche dal gruppo consiliare del PD che ritiene il voto al bilancio uno dei momenti più significativi e importanti dell’attività di amministratore).
I fogli d’informazione locali hanno ampiamente descritto il clima e il linguaggio usati, quindi non mi soffermo su di essi; voglio solo ricordare, parafrasando Norberto Bobbio, che prima di insegnare le regole della democrazia bisognerebbe insegnare le regole della buona educazione. E Dio solo sa quanto ce ne sarebbe bisogno a livello locale come a livello nazionale.
Come Partito Democratico possiamo sottolineare che, pur scontata la perdita della battaglia, qualche punto a nostro favore c’è stato: la compattezza dei partiti di opposizione che hanno presentato insieme 11 o.d.g. (poi ridotti a 9) e una interrogazione [in calce l’elenco]; l’impegno del sindaco a dar seguito a quanto previsto da uno degli o.d.g. più importante e sentito da molti cittadini ovvero la “trasformazione del diritto di superficie in diritto di piena proprietà”; l’approvazione all’unanimità dell’o.d.g. sulle “pari opportunità”.
Da sottolineare anche uno stile e una modalità di fare opposizione e di interfacciarsi con le istituzioni che dicono della nostra capacità di fare critica costruttiva e di suggerire idee e proposte che vogliano far conoscere cosa avremmo fatto noi se fossimo stati al governo della città [altro che dire solo no come il sindaco e qualche altro componente della maggioranza vorrebbero far credere attaccando frontalmente i consiglieri di minoranza: ma si sa che, quando non si hanno più argomenti, la miglior difesa è l’attacco (purtroppo greve e un po’ becera)].

La questione RSA “Luigi Accorsi”
Qualche considerazione ulteriore merita la questione della casa di riposo che ha segnato il punto più aspro del confronto, gli attacchi più violenti a singoli consiglieri della minoranza e l’accusa di essere incapaci a gestire visto che era stato presentato un o.d.g. e non un emendamento che evidenziasse compiutamente l’alternativa alla vendita della ancora non nata nuova RSA “Luigi Accorsi”. Inizierei dalla capacità di gestione.Intanto si può pensare che sappia gestire chi continua a vendere e a cartolarizzare (peraltro non sempre con successo, anzi)? Cosa farà quando avrà venduto tutto il vendibile? Si può pensare che sappia gestire chi continua a fare demagogia sul fatto che non aumenta le tasse perché non vuole “mettere le mani in tasca ai legnanesi” ma poi aumenta tutte le rette e le tariffe dei servizi sociali e, alla fine, dal prossimo anno ha deciso di fissare l’aliquota addizionale irpef al livello più alto previsto, lo 0,8%?Ma torniamo alla casa di riposo. L’incapacità della giunta a pensare ad “altro” che non sia la vendita è testimoniata dal fatto che lo studio commissionato alla LIUC era di fatto finalizzato alla vendita. Infatti nella premessa del report si legge: “Il progetto è finalizzato all’individuazione di possibili soluzioni gestionali percorribili […], focalizzando l’attenzione sulla possibilità di procedere alla cessione di tale ramo d’azienda”. La commessa quindi era di fatto indirizzata alla vendita. Il report per altro evidenzia la redditività negativa dell’ente in questi ultimi anni (i ricavi non sono sufficienti a coprire i costi), la necessità di importanti modifiche organizzativo-gestionali e l’assenza di politiche di diversificazione dei servizi offerti. Sarebbe utile che chi sta gestendo l’ente giustificasse le evidenze richiamate invece di vendere.

La questione dei diritti di superficie
Altro tema di estremo interesse la “Trasformazione del diritto di superficie in diritto di piena proprietà – Individuazione aree ed approvazione della procedura e dei criteri per la determinazione dei corrispettivi”: richiamando la delibera n. 63 del consiglio comunale di Legnano del 29 giugno 2010, l’o.d.g. presentato dai partiti di opposizione mirava ad impegnare sindaco e giunta affinché si rivedessero i meccanismi di calcolo, in termini più favorevoli all’acquirente, così come definito dalle successive disposizioni di legge in materia.
L’o.d.g. è stato ritirato su preciso impegno del sindaco di affrontare e risolvere positivamente la questione. I consiglieri del PD forniranno al sindaco tutta la documentazione necessaria.

Il caso Pezzano
Ancora sul caso Pezzano? Qualcuno certamente si farà questa domanda visto il tempo e lo spazio già occupato nei giornali e non solo in essi negli ultimi tempi. Ci torno solo un attimo per due motivi.Il primo per ricordare che proprio ieri sera Pezzano ha rassegnato le dimissioni, dopo l’approvazione da parte del Consiglio Regionale della mozione di sfiducia presentata da PD e IdV: si sancisce così ufficialmente che era davvero inopportuna tale nomina al di là di ogni altra considerazione. Il secondo motivo è per esprimere tutta la nostra tristezza per quanto è successo in Consiglio Comunale durante la oramai famosissima seduta segreta (o a porte chiuse) per discutere della mozione su Pezzano presentata dalle minoranze: per quello che è successo in generale (di cui si è già sentito e scritto) ma soprattutto per ricordare l’episodio che ha coinvolto il nostro capogruppo quando si è sentito dire che la sua parte politica aveva in passato coperto i terroristi e coperto la loro fuga e permanenza all’estero. Ora sarebbe lunghissimo l’elenco delle vittime di mafia e terrorismo dei militanti della DC e del PCI (padri fondatori del PD); non credo esista un elenco, pur breve, delle vittime di Forza Italia (principale fondatrice del PDL). Neanche pensando ai padri nobili si riesce a trovare un parallelo. Dalla nostra parte Aldo Moro ed Enrico Berlinguer per non andare troppo indietro nel tempo; dall’altra parte Berlusconi, Previti e Dell’Utri (“e ho detto tutto” avrebbe detto Totò, se fosse il caso di scherzarci su, ma purtroppo non lo è).
Elenco degli o.d.g. presentati dai partiti di minoranza:

  1. Cessione ramo d’azienda nuova RSA: respinto
  2. Trasformazione del diritto di superficie in diritto di piena proprietà: ritirato dopo preciso impegno del sindaco a dar corso a quanto richiesto
  3. Commissione “pari opportunità”: approvato all’unanimità
  4. Connessione diretta tra l’oltre Sempione e il nuovo ospedale: respinto
  5. Rete di collaborazione con le associazioni di volontariato: respinto
  6. Incremento di 50 mila euro del fondo di sostegno alle famiglie: respinto
  7. Mappatura dell’efficienza energetica delle aree funzionali: respinto
  8. Programma parchi: respinto
  9. Tavolo di confronto con Cerro M. su questioni urbanistiche e viabilistiche comuni: respinto
  10. Interrogazione con risposta scritta su previsioni spese 2011: risposta pervenuta

 
Non vorrei continuare però alcune domande mi angosciano quasi:
ma che paese è quello dove 314 deputati credono che Ruby sia la nipote di Mubarak?
che paese è quello che dedica quasi tutto il tempo e le energie del Parlamento a discutere di processo breve mentre la Libia è in fiamme, la rivolta scuote i paesi del nord Africa, il terremoto e il nucleare fanno tremare il mondo, migliaia di immigrati disperati arrivano (o anche no) sulle cose della nostra penisola?
che paese è quello dove il presidente del consiglio compra l'ennesima villa a Lampedusa, racconta ancora barzellette vecchie come lui e c'è chi sorride e applaude?
insomma che paese è un paese che non ha ancora trovato la forza di ribellarsi a questo regime strisciante (e neanche tanto) e all'incultura imperante? 

Salvatore Forte

Portavoce PD Legnano

Free Website Counter

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.